Pool C: Italia bene per 50 minuti, poi l’Australia dilaga (32-6)

Creato il 11 settembre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

A North Harbour è andata benissimo per 50 minuti scarsi, con gli azzurri che fino a quel momento avevano eretto una diga insormontabile. Poi gli australiani riescono a procurare una falla e l’Italia non può più nulla. Ma Parisse e compagni escono a testa decisamente alta da una sfida improba e sono puniti in maniera eccessiva da un quarto d’ora (e quattro mete) che avrebbero messo ko chiunque.

Nel primo tempo Italia bravissima a portare fin dal primo minuto la partita sui suoi binari e ad impedire all’Australia di fare l’Australia, se non per brevi momenti. Una Italia molto “argentina”, tignosa e combattiva in ogni parte del campo, con una difesa quasi insuperabile e che appena può cerca di mettere il naso al di là delle proprie linee. Bravi gli azzurri a rallentare il gioco, portando così i fortissimi wallabies su un terreno a loro poco congeniale. Due sbavature nei primi 40 minuti ci costano i sei punti australiani, ma alzi la mano chi non avrebbe messo la firma per andare al riposo sul 6 a 6. La battaglia prosegue anche nel secondo tempo, ma la meta improvvisa di Alexander dopo circa dieci minuti di gioco cambia l’inerzia, con l’Australia che nel giro di 7-8 minuti marca altre due segnature tracciando un solco nel proseguio della gara.

Dopo 30 secondi Ghiraldini placca un malcapitato australiano che ha avuto la malaugurata idea di cercare di prendere il primo pallone calciato da Semenzato. D’altronde è il suo lavoro. Passano altri trenta secondi e Quade Cooper calcia in diagonale un pallone rasoterra manco fosse rotondo che arriva a tre metri dalla linea di meta. Millimetrico. Anche questo è il suo lavoro. Quella appena scattata è la fotografia dell’atteggiamento delle due squadre in campo: azzurri da battaglia, senza fronzoli e determinatissimi. Australiani invece un po’ sorpresi forse dall’atteggiamento italiani e con pochi, pochissimi, sprazzi di bel gioco. Al minuto 3 Cooper però sbaglia il primo piazzato da posizione centrale anche se non vicinissimo. Tre minuti dopo un calcetto di Orquera lancia Masi in area di meta ma Quade Cooper arriva di un soffio sul pallone prima dell’aquilano. Al 16′ è BergaMirco a calciare, ma la palla si ferma pochi metri prima dei pali, nemmeno due minuti è Cooper – sempre da fermo – a smuovere il tabellone calciando bene da 30 metri, sfruttando al meglio una sbavatura difensiva azzurra (la prima?) per un placcaggio in ritardo di Ghiraldini. Cooper che mette in cascina altri 3 punti alla mezzora, con un calcio da posizione comodissima. Al 39′ Semenzato ruba una palla nei nostri 22 metri, calcia, la palla arriva a Cooper appena fuori dai 22 avversari. Il numero 10 australiano è però letteralmente braccato da almeno quattro azzurri che conquistano una punizione: Mirco segna e si va al riposo sul 6 a 6.

Il secondo tempo riprende sugli stessi binari del primo, con gli azzurri che sembrano – se possibile – ancora più determinati. L’Australia cerca di vestirsi da battaglia, ma non sono abiti troppo congeniali al XV di Robbie Deans e alterna buone cose ad altre invece decisamente meno riuscite. Al 48′ però l’Australia trova una delle sue caratteristiche percussioni grazie a un bello spunto di Ioane e va a trovare la prima meta della partita con Alexander, meta che poi O’Connor non trasforma. Ma è solo questione di minuti e l’Australia va di nuovo a segno con Ashley-Cooper, e stavolta O’Connor non sbaglia. O’Connor che dopo nemmeno due minuti va a marcare la personale segnatura. L’Italia cerca di resistere ma le gambe non sono più quelle del primo tempo, e nemmeno la testa. Ioane va di nuovo in meta al 66′, a partita già ampiamente chiusa. Al 75′ Parisse perde una palla proprio sulla linea di meta australiana con la maul in spinta, negandoci una marcatura che avremmo meritato, poi basta.

ITALIA – AUSTRALIA 6-32
Marcatori: 18′ Quade Cooper (cp), 30′ Quade Cooper (cp), 37′ Mirco Bergamasco (cp), 40′ 37′ Mirco Bergamasco (cp), 48′ Ben Alexander (m), 55′Ashley-Cooper (m) + O’Connor (cr), 57′ O’Connor (m+cr), 66′ Ioane (m) + O’Connor (cp)

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia, 11 Mirco Bergamasco, 10 Luciano Orquera, 9 Fabio Semenzato, 8 Sergio Parisse (c), 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Cornelius Van Zyl, 4 Carlo Antonio Del Fava, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero.
In panchina: 16 Tommaso D’Apice, 17 Lorenzo Cittadini, 18 Marco Bortolami, 19 Paul Derbyshire, 20 Edoardo Gori, 21 Riccardo Bocchino, 22 Luke McLean.

Australia: 15 Kurtley Beale, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Anthony Fainga’a, 12 Pat McCabe, 11 Digby Ioane, 10 Quade Cooper, 9 Will Genia, 8 Radike Samo, 7 David Pocock, 6 Rocky Elsom, 5 James Horwill (c), 4 Dan Vickerman, 3 Ben Alexander, 2 Stephen Moore, 1 Sekope Kepu.
In panchina: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 James Slipper, 18 Rob Simmons, 19 Ben McCalman, 20 Scott Higginbotham, 21 Luke Burgess, 22 James O’Connor.

Arbitri: Alain Rolland (Ireland), Jonathan Kaplan (South Africa), Chris Pollock (New Zealand)


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