Popolari, quelli doc, all’ Istituto Sturzo

Il 18 gennaio 1994 Mino Martinazzoli, segretario della Dc “colpita” (ma non ancora affondata) da Tangentopoli, lanciava l’appello “A quanti hanno passione civile”, poi ripetuto qualche giorno dopo, quando nella sala principale dell’ Istituto Sturzo, ri-nasceva il Partito Popolare Italiano fondato da Luigi Sturzo con l’Appello “ai liberi e forti”. Stamane i protagonisti di quel disperato, ma convinto, tentativo di ri-nascita (pochi anni prima qualcosa di simile era stato fatto da Gorbaciov sulle ceneri dell’Urss) hanno, nella medesima sala, rievocato e analizzato quelle vicende. Poche ore prima della visita di Berlusconi a Renzi, nella sede del PD… tanto da far esternare a Rosa Russo Jervolino la speranza che l’ incontro non desse frutti cattivi come quella visita di Rocco Buttiglione, allora segretario del Ppi, a via dell’ Anima, location di Forza Italia (seguita dalla rivolta dei popolari di Gerardo Bianco, Castagnetti, Marini,ecc., la maggioranza del Ppi). Ma veniamo all’oggi.

Castagnetti, alla guida dell’Associazione “I Popolari”, si è dato da fare, con decisione e fairplay, per difendere la bandiera -simboli e nome- dei Popolari. Così nell’ ultimo e recente ‘tentativo di imitazione’ di Casini e soci, seguiti poi dagli ex di Scelta civica e di Forza Italia, Mauro, Dellai, e altri. Autobattezzatisi Popolari per l’Italia, ma Camera e Senato hanno bocciato questa denominazione dei Gruppi parlamentari, declassandola a “Per l’Italia”. Forse i popolari… col neo ci riproveranno, con la scusa del Ppe, intanto domani vanno alla riunione dei vari gruppuscoli ex democristiani fregiandosi della ‘maschera’ popolare. I media, pur tra i lazzi per i reduci, lasceranno correre. Castagnetti insisterà per un ‘tavolo’ all’Istituto Sturzo, dove cercare di porre fine alla ventennale sceneggiata davanti ai notai, tribunali, elettori, sia per il Ppi che per la Dc. Giovanni Palladino, il nostro segretario, più volte intervenuto nei mesi scorsi a difesa del nome e della storia degli autentici Popolari, ha dichiarato di condividere questo sforzo di tutela dell’eredità sturziana. Gian Paolo Vitale