Ci sono quelle volte in cui mi dirigo in libreria, armata di portafoglio, a cercare quel libro che aspettavo da talmente tanto tempo che se avessi conosciuto l’indirizzo dell’autore, sarei andata a fargli una visitina… Ce ne sono altre in cui sono entrata, convinta di dare solo un’occhiata e ne sono uscita inevitabilmente con una busta in mano.
E poi ci sono quelle volte in cui trovo una perla per caso, senza averla cercata e in questi casi la soddisfazione è immensa.
Porcaccia, un vampiro! di Giusy De Nicolo è una di queste. L’ho scovato nel mio girovagare senza meta alcuna in internet; il titolo mi ha attirato e le citazioni sulla copertina hanno completato l’opera di seduzione e ho dovuto comprarlo.
Sapete, quando i libri sono lì che vi guardano e voi sentite che è vostro dovere prenderli, altrimenti quelle vocine suadenti del tipo “Portami a casa con te!” non se ne andranno? Evidentemente con me funzionano anche via web.
Così ho fatto l’ordine e appena arrivato…l’ho divorato!
In un’ambientazione tutta italiana si dipanano le vicende dello studente universitario Andrea Magli, detto “Cespuglio”, che racconta in prima persona ciò che accade nella sua vita dopo l’incontro con un vampiro, Ludovico.
Ecco ciò che ho amato di più del romanzo: i due protagonisti. Sono due personaggi interessanti, ognuno con le proprie ombre, le proprie ferite sempre pronte a sanguinare se non le si protegge adeguatamente. Sono entrambi soli, isolati, in modo diverso e per cause diverse.
Andrea ha subito un trauma da bambino, che non ha mai superato, che si sforza di nascondere a tutti e gli impedisce anche di accettare la propria omosessualità. E in qualche modo è proprio ciò che lo divide dal resto del mondo, che lo rende diverso.
Sarà proprio Ludovico a comprendere subito cosa si cela dentro il ragazzo, che romperà l’equilibrio costruito da Andrea. Allo stesso tempo lo studente è colui che stravolgerà gli schemi rigidi che il vampiro si era imposto per trascorrere una vita meno dolorosa possibile.
Si crea subito un rapporto particolare tra di loro, che evolve man mano dall’amicizia a qualcosa di ben più profondo. Sono due anime ferite, spezzate, che si incontrano ed insieme riescono a rimettere a posto i pezzi della loro vita.
Ho gradito anche l’ambientazione, che mi ha dato quella sensazione di poter incontrare per strada i personaggi e soprattutto, essendo io una studentessa universitaria, la descrizione di tutte le manie e le peripezie sue e dei suoi compagni di sventura (e in fondo un po’ di tutti gli studenti), mi hanno strappato più di una risata.
Quindi, nonostante l’atmosfera cupa e i temi non proprio allegri, l’autrice a mio parere ha saputo rendere il tutto con leggerezza grazie al suo stile scorrevole e ironico, anche nei momenti più critici è impossibile non scoppiare a ridere alle considerazioni e battute del protagonista.
Se dovessi trovare una pecca, direi che è la brevità, ma in realtà non posso proprio definirla un difetto, non del libro almeno. Il problema è che sono solo 154 pagine, che per una come me, capace di divorare nel giro di tre giorni libri lunghi il triplo, be’ sono troppo poche!
A parte le mie fisse personali, la vicenda dei due protagonisti si dipana in maniera esauriente, anche se un seguito ci starebbe proprio bene! Sarei curiosa di vedere come se la stanno passando, come si sta evolvendo il loro rapporto e se si stanno cacciando in altri guai.
Nella speranza di poter ritrovare i due protagonisti, lo rileggerò ancora, ancora e ancora…
Magazine Libri
Giusy De Nicolo
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