La Consulta ha precisato. Al momento abbiamo un sistema proporzionale con mini-liste bloccate (4-5 nomi) e soglie di sbarramento derivate dal Porcellum.
A questo punto, dei tre modelli proposti da Renzi, quello spagnolo risulta il più ‘calzante’ con le indicazioni della Corte.
Dopo quattro ore di camera di consiglio – preceduta comunque da lunghe consultazioni informali – i 15 giudici della Corte costituzionale hanno dato il via libera al testo delle motivazioni della sentenza con cui, lo scorso 4 dicembre, hanno azzerato il Porcellum. La sentenza è auto applicativa e questo significa che in caso in inerzia del Parlamento si andrebbe a votare con ciò che resta del porcellum mutilato del premio di maggioranza e delle liste bloccate: in altre parole, se si andasse alle urne nei prossimi giorni si voterebbe con un sistema proporzionale puro con la preferenza unica. La sentenza è stata depositata in Cancelleria ed emerge subito che i punti qualificanti del testo sono due: quello sul premio di maggioranza, che può sussistere ma deve avere una soglia di accesso e non può essere cumulato a altri meccanismi maggioritari; e quello che non vieta le liste bloccate purché siano corte (4-5 candidati al massimo) in modo da consentire all’elettore di identificare bene il candidato. (Il Post)