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Porci, vacche, gatti, cani, orsi e conigli

Creato il 04 luglio 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Porci, vacche, gatti, cani, orsi e conigli. La fattoria degli animali di Silvio, Umberto e Chita Mentre Michela Brambilla, la ministra che Bisignani ha definito con termini irripetibili su questo blog, dice che vuole rendere uguali i porci e le vacche ai gatti e ai cani dando loro gli stessi diritti degli animali da compagnia, i suoi compagni di governo e di merenda leghisti avrebbero voluto festeggiare a Imer, in Trentino, la tradizione culinaria celtica dello spezzatino d’orso abbuffandosi con la carne del plantigrado più famoso del mondo. Non solo, lo hanno fatto pubblicizzando l’evento da nord a sud, passando per l’est e l’ovest, senza tenere conto che in Italia, e nel resto del mondo, l’orso è considerato una specie in via di estinzione e, quindi, da tutelare e non da ridurre a bistecche e spezzatino per il sollazzo di quatto paonazzi leghisti in deliquio. Il problema è sorto quando i Nas, appresa la notizia da ogni possibile fonte di informazione, si sono presentati alla cucina da campo della festa per chiedere i necessari visti d’importazione di una carne proibita in Italia, “Altrimenti voi Yoghi e Bubu non li mangiate”, hanno detto puntando minacciosamente l’indice contro Maurizio Fugatti. Non sapendo esattamente di cosa diavolo stessero cianciando gli uomini del Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri, Enzo Erminio Boso, che della Lega è stato parlamentare ed eurodeputato, ha iniziato a dare in escandescenze prendendosela con una non meglio specificata “Roma”, luogo dal quale la pregiata carne è stata prelevata dalla Slovenia e spedita a Imer via Vicenza. Addirittura il Boso ha detto che, visto lo sgarbo, la Lega sarebbe dovuta uscire immediatamente dalla maggioranza di governo, facendo intendere che l’orso provenisse direttamente da Montecitorio. I leghisti, che non volevano rinunciare a gustare la carne cucinata secondo la vecchia tradizione austroungarica, le hanno provate tutte pur di estorcere ai Nas il permesso di distribuire il manicaretto, ma gli uomini della Benemerita si sono dimostrati irremovibili. Ora, parliamoci chiaro, con un menù che prevedeva già polenta, toselle e salsicce a cosa serviva la carne d’orso se non a dimostrare che i leghisti sono diversi? E per far capire all the world la loro diversità avevano bisogno dello spezzatino d’orso? Eppure hanno già Calderoli. Mah! Torniamo brevemente all’intro del nostro post. Non c’è mica da ridere quando affermiamo che la sciura Brambilla vuole che tutti gli animali abbiamo gli stessi diritti. Il suo ragionamento è semplice, perché deve esserci una legislazione a due marce, una per gli animali da compagnia e una per quelli funzionali alla nutrizione dell’uomo? Di fronte alla legge tutti gli animali devono essere uguali e poi, se si continuasse a discriminare i suini e le mucche (volgarmente detti porci e vacche) chi potrebbe mai sedere a Montecitorio? Silvio ha dato la sua approvazione incondizionata all’iniziativa della ministra, soprattutto quando si è reso conto che l’uguaglianza di fronte alla legge riguarda solo gli animali.


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