" Piuttosto che essere un fascista meglio essere un MAIALE ! " (sentirlo con il vocione di Massimo Corvo poi è qualcosa di fantastico)Ben ritrovati alla cara rubrica Miyazaki Selection !
Oggi mi perdonerete un po' d'emozione patriottica, visto che il film qui presente è ambientato nientepopodimeno che in Italia, nel primo (e, assieme al prossimo Kaze tachinu, unico) lungometraggio di Miyazaki con una precisa collocazione storica: il Primo Dopoguerra
Pacificamente Bellico
Marco Pagot è un ex-pilota dell'aviazione Italiana che, a seguito di un misterioso incidente, ha assunto le fattezze di un suino.
E già da qui possiamo subito fare un paio di premesse e considerazioni:
- L'elemento fiaba è ancora una volta molto presente, ma più nello stile narrativo che per scelte esplicitamente "visive" (escludendo l'aspetto del protagonista)
- La famosa passione per il volo del regista ha qui uno dei suoi puri capisaldi, tanto che il contesto storico sembra scelto più per ragioni aeronautiche che sociali
Porci Comodi
Porco Rosso è un elemento alquanto anomalo nella cinematografia di Miyazaki anche solo per via del suo protagonista:
Aldilà del suo essere porco infatti, Marco rappresenta il virile eroe non-più-giovane, quel guerriero stanco della guerra tanto caro alla narrativa giapponese...ma lontanissimo dai classici personaggi principali del regista, solitamente più vicini alla figura (qui secondaria) di Fio Piccolo, una giovane meccanica, che rappresenta in ogni caso la principale comprimaria del protagonista
Un finale troppo aperto ?
Da quanto si è capito, un sequel del film è correntemente in lavorazione nello Studio Ghibli:
Ambientato durante la Guerra Civile Spagnola, sarà scritto da Miyazaki stesso per la direzione di Hiromasa Yonebayashi (com'era del resto prevedibile dopo l'annuncio del ritiro di Hayao come regista)
Personalmente non credo sia un caso: per certi versi il finale di Porco Rosso da la sensazione che ci siano troppe cose lasciate in sospeso, una conclusione che (per quanto indubbiamente poetica) forse non rende giustizia alla bella sceneggiatura che è andata costruendosi man mano che la pellicola veniva realizzata.
Xab Verdetto
Porco Rosso è un lungometraggio molto bello che ha un gravoso difetto di circostanza:
"Cos'altro avrebbe potuto dire Miyazaki in un contesto simile?"
è chiaro poi che lo spirito del film è molto lontano dal Miyazaki più duramente pacifista-critico, ma vista la sua contestualizzazione storica penso fosse anche lecito aspettarsi un film più spiccatamente partigiano (quale sarà ad esempio, su tutt'altri fronti, Mononoke)
Tecnicamente come al solito invece è dura trovare anche il proverbiale pelo nell'uovo:
Animazioni e disegni straordinari, colonna sonora ispiratissima del solito maestro Joe Hisashi a cui si aggiunge la passione maniacale nella rappresentazione degli aerei del periodo storico...è insomma abbastanza chiaro che si parla del magistrale ("solito") lavoro senza tempo targato Ghibli !