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Pordenone ha ricordato l'uccisione di nove partigiani ad opera dei fascisti

Creato il 14 gennaio 2014 da Gaetano61
Pordenone ha ricordato l'uccisione di nove partigiani ad opera dei fascisti
Questa mattina, Pordenone ha ricordato il 69° anniversario (14 gennaio 1945) della fucilazione di nove partigiani garibaldini ad opera dei fascisti delle Brigate Nere, con una cerimonia che si è tenuta sul luogo del tragico avvenimento, la ex caserma Martelli. Hanno preso la parola i presidenti delle organizzazioni provinciali di Anpi, Giuseppe Mariuz, Associazione partigiani Osoppo, Cesare Marzona, dell' "Istituto per la storia del movimento di Liberazione e dell'età contemporanea", Angelo Masotti Cristofoli. Erano presenti partigiani ed ex deportati, mischiati ad una nutrita rappresentanza di studenti della scuola "Terzo Drusin" di Pordenone. Nelle parole di tutti, si è ricordato ancora una volta il coraggio nella decisione di questi ragazzi, come di molti altri loro coetanei, di mettere a repentaglio la propria vita per affermare l'idea di libertà, nonché l'attualità della difesa dei principi di democrazia contenuti in quello che è il frutto della lotta partigiana, la Costituzione. 
Questi i nomi dei nove partigiani uccisi: 
Davide D’Agnolo “Attila”, 23 anni, operaio di San Martino al Tagliamento; Pietro Pigat “Tom”, 29 anni, contadino di Azzano; Edoardo Ruffo “Edo”, 18 anni, venditore ambulante di Zoppola; Elli Vello “Fulmine”, 19 anni, contadino di Azzano; Rinaldo Azzano “Dante”, 23 anni; Ferruccio Gava “Tigre”, 23 anni, operaio di Prata; Olivo Chiarot “Leo” - medaglia d’argento al valor militare, azzanese di 23 anni, agente di pubblica sicurezza; Giacobbe Perosa “Sgnappa”, 32 anni, muratore di Azzano; Agostino Mestre “Pedro” - croce al valor militare - ad Azzano gestiva una gelateria.

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