Avete mai sentito parlare di libri che parlano dell’industria del porno? Credo che a tutti voi, come anche alla sottoscritta, venga in mente Chuck Palahniuk con il suo Gang Bang, ebbene sappiate che anche un italiano si è cimentato nell’impresa: sto parlando di Marco Cubeddu con il suo Pornokiller. Lo stile è ovviamente pulp (come poteva non esserlo?) e la trama una sorta di parodia amorale e senza peli sulla lingua del declino della nostra Italia. Protagonista Carlo Ballauri, se avete in mente l’idea utopica del personaggio perfetto, che corona le sue imprese con abilità e bravura, lasciate pure perdere, qui a parlare è un cocainomane affetto da bulimia e strane manie sessuali e non. Regista porno, Carlo vive un momento strano della sua vita che culminerà con l’incontro di una ragazzina che gli ruba il portafoglio, lei è la perfetta musa ispiratrice per il suo prossimo film, un film che, forse, cambierà le carte in tavola. I colpi di scena non mancano e il romanzo per quanto breve resta decisamente impresso (peraltro sono ottime le citazioni musicali). Non fa per tutti, sappiatelo, qui vi lascio un estratto per rendervi conto dello stile:
Eppure si sentiva impantanata in vuoti pensieri di morte (grazie Sylvia Plath e Virginia Woolf!), si figurava sulla riva di un lago o di un fiume in procinto di lasciarsi affogare pensando che anche i loop di riflessioni cosmiche nichiliste, come l’eroina, possono trasformarti in una lucertola, paralizzata su un sasso in attesa che un lampo di luce giunga a liberarla dal torpore.
Voto: ★★★✰✰ e mezza!
♫♪ My vagina – NOFX
Anche recitare la parte di se stessi è un lavoro a tempo pieno.