Magazine Diario personale
“Porque, a veces, las cosas cambian”.Una casa a metà, o scoprire l’altra metà di se stessi in una nuova casa.Inviti insperati e sguardi commossi, dopo un silenzio carico più di mille parole.Sorprendersi a sorridere, e a ricostruire se stessi, moltiplicando l’amore condividendolo.
Un’altra settimana di lavoro, sempre in bilico, in discussione, sorvolando a mezz’aria priorità e motori della vita, imponendosi di uscire in orari decenti, e di concedersi il wend. Una settimana di "limature" di lati spigolosi, di comprensione, di lunghe camminate nelle scarpe degli altri. Una settimana di scontri, chiarimenti, riavvicinamenti insperati, confessioni...E pesi tolti dal cuore.Sentirsi inferiori, talvolta fuori luogo, troppo piccoli per trovare la strada, le vite degli altri alla finestra, a prendere direzioni definitive, e io a guardare, facendomi le carte tra domande, perplessità e passi incerti sul mondo.Finalmente davanti alla “colazione dei canottieri”, dopo essersi regalati il Piccolo Principe, correndo indietro, perché non è mai troppo tardi per tornare bambini. E il mio puzzle prende forma, tra gallerie d arte e aperitivi, il vecchio corso di zumba e nuovi sorrisi, finalmente non più estranei, davanti agli ascensori.
“Parece imposible, pero, a veces, pasa [1]”Una felicità sottile e difficile da comprendere, impossibile da misurare come la profondità della pace, nel silenzio di se stessi, non più al riparo dei propri timori.
“Che ne sarà di me?”...Restano le domande, tante, sempre.“Every day is a gift: take care and keep smiling.And never, never, never give up”.
[1] Almudena grandes, “Atlas de geografìa humana”