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Porta pia open academy and residence

Creato il 21 agosto 2012 da Fasterboy
PORTA PIA OPEN ACADEMY AND RESIDENCE

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Ancona – Porta Pia riapre con le residenze di Valerio Nicolai, Marco Strappato e Julien Tiberi 23 agosto > 2 settembre (a cura di Ljudmilla Socci con la collaborazione di Andrea Bruciati, Silvia Colaiacomo, Eva Comuzzi, Alice Ginaldi e le Accademie delle Belle Arti di Urbino e Macerata,  e promosso dall’associazione white.fish.tank)

Giovedì 23 agosto 2012 alle ore 19.00 si inaugura ad Ancona presso gli spazi di Porta Pia la seconda parte del progetto Porta Pia open academy and residence con le residenze degli artisti Valerio Nicolai, Marco Strappato e Julien Tiberi, selezionati nell’ambito della rassegna internazionale di arte contemporanea Arrivi e Partenze, promossa dal Fondo Mole con la collaborazione dell’Assessorato alla cultura del Comune di Ancona e il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della gioventù e della Regione Marche.

Alle ore 19.30 Massimo De Nardo e Chiara Gabrielli presenteranno la rivista Rrose, con alcune anticipazioni del numero tre. Edita dall’associazione culturale Rrose Sélavy, Rrose è un nuovo progetto editoriale trimestrale che parla di creatività attraverso vari percorsi: arte, design, fotografia, urban art, grafica, teatro, illustrazione, moda, scrittura, architettura, musica.
L’aperitivo con musica sotto l’arco di Porta Pia sarà un’occasione di incontro e dialogo con i gli artisti e i curatori presenti alla serata d’inaugurazione.
Il programma autonomo ideato da Ljudmilla Socci per gli spazi di Porta Pia – realizzato con la collaborazione di Andrea Bruciati, Silvia Colaiacomo, Eva Comuzzi, Alice Ginaldi e le Accademie delle Belle Arti di Urbino e Macerata, e promosso dall’associazione white.fish.tank – nasce con l’intento di coinvolgere i visitatori nel procedimento operativo per la realizzazione di un’opera d’arte tramite un’esposizione-laboratorio in divenire. La logica è quella del dialogo e del confronto con il territorio, che ha caratterizzato l’impegno di white.fish.tank sin dalla sua fondazione come concept di sperimentazione per l’arte contemporanea e che ha creato il punto di contatto necessario con gli intenti di Arrivi e Partenze.

Dal 23 agosto al 2 settembre Valerio Nicolai, Marco Strappato e Julien Tiberi, apriranno al pubblico le porte dei loro atelier allestiti all’interno dello storico monumento e, sotto lo sguardo dei visitatori, realizzeranno nuovi lavori che da questo luogo condiviso di residenza temporanea troveranno ispirazione. Nell’operare di tutti e tre si rintraccia una derivazione da tipi, maniere e stili della rappresentazione che ognuno, partendo dal proprio riferimento iconografico, ha declinato seguendo la strada della frammentazione e ricollocazione. I riferimenti iconografici di ciascuno, nel non essere mai celati, anzi restando riconoscibili, quasi enunciati, si prestano all’osservatore come primo punto di contatto con l’operazione artistica cui assiste durante la visita agli atelier. Marco Strappato opera con la fotografia e il video, smembrando immagini preesistenti che poi ricompone; Valerio Nicolai costruisce sulla tela immaginari spazi dove l’inconscio incontra ed esorcizza il presente; Julien Tiberi mette in scena un contemporaneo dal sapore tardorinascimentale e grottesco, coi suoi disegni su specchio che citano antiche tecniche anamorfiche e illusionistiche.

È al lavoro negli atelier anche Gabriele Cesaretti, le cui opere saranno in mostra fino al 2 settembre insieme a quelle degli altri giovani delle Accademie di Belle Arti di Urbino e Macerata che hanno preso parte al progetto: Rojna Bagheri, Stefano Baldinelli, Federica Bocchi, Gloria Cervigni, Mabel D’Amore, Annalisa D’Annibale, Corrada Di Pasquale, Ana Doreste, Matteo Fortunato, Davide Mancini Zanchi, Cristina Marchese, Cristina Meloni, Jasmina Merkus, Elisa Mossa, Jessica Pelucchini, Francesco Pasquini, Dario Picariello, Silvia Pretelli, Cecilia Ripesi, Chiara Seghene, Shio Takahashi, Federica Simonetti, Stefano Teodori e Beniamino Strani, attori e testimoni della presenza attiva e vivace di fucine dell’arte nelle Marche.

E ancora altre iniziative arricchiscono e completano la visita agli spazi di Porta Pia: le opere su muro nel bookshop a cura di Roberta Conti; l’area wi-fi allestita con mobili di riciclo dallo scenografo e designer Simone Alessandrini che ha creato un ambiente accogliente in cui è possibile collegarsi ad internet, leggere un libro o semplicemente rilassarsi e godere della magnifica vista sul porto dorico; Porta Pia open 4 kids, un libro-gioco in distribuzione gratuita realizzato da Sara Salustri, con la collaborazione di Marta Magagnini e Luna Margherita Cardilli, per accompagnare genitori e bambini (3-8 anni) nella visita alla mostra.

Pittura, scultura, fotografia, video, disegno, installazione e performance danno vita ad un percorso di mostra aperto a molteplici spunti di confronto e relazione. Implementata in fasi successive nel tempo della durata della rassegna Arrivi e Partenze, l’esposizione negli spazi di Porta Pia rivela, nell’ultima fase del progetto, tutto quanto questa promiscuità può offrire.

Porta Pia open academy and residence è un progetto nell’ambito di Arrivi e Partenze (Ancona, 15 giugno – 2 settembre) e Festival Adriatico Mediterraneo (Ancona, 25 agosto – 2 settembre).

Valerio Nicolai (Gorizia, 1988)
La pittura è per Valerio Nicolai strumento privilegiato di indagine, mezzo di riflessione, diario segreto di racconti. Tele in sospeso tra ferreo autocontrollo e segno brutale, scenografie di un presente infettato dal ricordo dell’infanzia. Sogni, favole, pensieri e memorie, passati e presenti, che nella materia sembrano scaturire spontaneamente come immagini nell’inconscio, e che, come queste, sono a volte troppo intime e rimasticate per essere comprese fino in fondo. Scavare, disseppellire i propri ricordi, facendoli risorgere magari attraverso la loro violazione, è per l’artista rimedio certo contro la sepoltura del passato. Questa desacralizzazione della memoria è però realizzata attraverso un confezionamento umoristico dell’opera attraverso cui l’artista conduce il furore del coinvolgimento emotivo a dissolversi in un’ironia apparentemente innocente. “La malinconia viene uccisa attraverso la realizzazione dell’opera, e la sua fine verrà poi spettacolarizzata nell’esposizione.”

Marco Strappato (Porto S. Giorgio, 1982)
mira ad attivare un processo di riposizionamento continuo del senso e dello sguardo nei confronti dell’immagine. FakeLake è un progetto in progress che sviluppa una riflessione sul concetto di immaginario in epoca contemporanea, prendendo avvio da uno scatto fotografico, in cui un bacino lacustre appare denso ed impenetrabile. Il paesaggio, immune da posizionamenti storici o geografici, si colloca in un territorio di frontiera tra il reale e il virtuale, tra il naturale e l’artificiale. Per la mostra, l’artista presenta gli sviluppi del progetto, che si arricchisce di tre nuovi cicli di collage. Con Route to Elsewhere, la giustapposizione dei ritagli fotografici imposta un orizzonte possibile, né reale né verosimile, ma è nei passaggi tra le immagini che si rende palpabile lo spaesamento e il viaggio verso l’altrove.

Julien Tiberi (Marsiglia, 1979)
Disegnatore solido e raffinato, con disinvoltura estrema Tiberi saccheggia la storia del disegno per condurci, non senza distaccato umorismo, nei corridoi di un universo possibile ma parallelo, dove coesistono molteplici sistemi e livelli di significato. Storia, letteratura e scienza si impastano e ridefiniscono nell’appropriazione di stili differenti, all’interno di uno scenario narrativo verosimile attraverso cui siamo invitati a riflettere sulle nozioni di origine e originale. Maneggiando tecniche di epoche diverse, Tiberi inscena una documentazione apparentemente anacronistica attraverso la quale decifra una realtà tuttavia molto contemporanea, e quasi impone nuove regole per una “fantascienza” del presente. I suoi lavori sono cicli di immagini-racconto estese, in cui passato e presente si fondono per osmosi di armonie ed implicazioni. In un sottile vuoto aspirato che sembra tenere insieme il tempo, Tiberi evidenzia giunture e lacerazioni di un mondo costante nell’incostanza.

Informazioni evento:

Ingresso libero
Tel.: +39 345 317 9213
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Web: www.whitefishtank.com
Orari: 30 giugno > 22 luglio 2012
dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 22
23 agosto > 2 settembre
dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24 Ufficio stampa Nazionale
Pepita Promoters
tel. 051.2919805 cell. 347.2105801
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www.pepitapromoters.com

Tags: Ancona, andrea bruciati, chiara gabrielli, eva comuzzi, ljudmilla socci, marche, massimo de nardo, porta pia event, silvia colaiacomo

This entry was posted on 21/08/2012 at 10:45 and is filed under Eventi, in Evidenza, Mostre, Mostre in Italia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.


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