portàce ‘n artro Boccia

Mi piacciono i pittori che hanno soprannomi legati ai loro vizi.
Inarrivabile il Sodoma, ovviamente, ma ce ne sono altri.
Tra i miei preferiti, Girolamo Negri detto il Boccia (qui una breve biografia). In effetti non so perché lo chiamassero il Boccia. Ma ho sempre pensato che fosse legato a una giusta passione per la bottiglia.
Se c’è un’altra spiegazione, non la voglio sapere.

Qualche settimana fa un affezionato lettore mi ha mandato una foto di un dipinto, che era appunto una classica mezza figura del Boccia.
In suo onore, rispolvero un’asta Freeman’s di Philadelphia dello scorso gennaio, dove ne passava un altro, altrettanto tipico, che è quello qui sopra (qui):

NEAPOLITAN SCHOOL (17th century)
THE APOSTLE PAUL
Oil on canvas, unframed
37 1/2 x 30 in. (95.3 x 76.2cm)
provenance:
Private Collection, Pennsylvania.
Estimate $1,500-2,000
Sold for $2,375 (buyer’s premium included)

Tutto sbagliato.
Non è napoletano, né tantomeno un San Paolo. Si tratta di un Filosofo, tema tipico del Boccia, ingenuamente vestito con abiti dalla presunta foggia orientale.
Per paragone, basti il San Paolo eremita della Pinacoteca di Budrio:

Ma la cosa migliore è il prezzo.
2mila euri tutto compreso.
Mica male.