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Portami a ballare - Giovanni Ricciardi

Creato il 10 febbraio 2013 da La Stamberga Dei Lettori
Portami a ballare - Giovanni Ricciardi
I ContenutiAnche per il commissario Ponzetti è arrivato il momento di andare in vacanza.Le valigie sono già pronte e la famiglia lo aspetta per la villeggiatura, ma ecco che l'omicidio di un giovane ghostwriter, collaboratore di vari politici nonché autore dell'autobiografia di un celebre ballerino di tango, trattiene inevitabilmente il commissario tra le strade di Roma. In questa vicenda ingarbugliata in cui ruoli e identità si confondono, niente è come sembra. L'acume e il proverbiale buon senso di Ponzetti, le sue armi migliori, saranno messi a dura prova da questa che si profila come l'indagine più intricata per il nostro commissario, affiancato come sempre dal fido Iannotta. 
La RecensioneQuesto di Ricciardi è il quarto romanzo giallo in cui compare come protagonista il commissario Ponzetti. Ponzetti è un personaggio calmo, riflessivo, colto, un uomo che, si dice, "tutti vorrebbero come amico". Non è uno "sciupafemmine", non cerca colluttazioni e conflitti a fuoco con i delinquenti e, cosa più unica che rara, va d'accordo con moglie e figlia. Qualche leggero attrito solo con il genero spagnolo. Sotto tale aspetto è da considerarsi anomalo ma è tutt'altro che noioso, grazie alla scrittura scorrevole e briosa di Ricciardi a cui piace inserire nei romanzi riferimenti classici pertinenti, strizzando l'occhio ai lettori colti con cui instaura una specie di complicità culturale. Anche se l'editore non lo avesse evidenziato sulla copertina del libro, si intuirebbe che lo scrittore è un professore in materie classiche.
Il commissario Ponzetti viene affiancato nelle indagini dal suo vice Iannotta, un romano "de Roma", che parla solo in romanesco. Il dialetto, piacevole nei libri di Camilleri e Malvaldi, risulta forzato negli scritti di Ricciardi perché non si inserisce nel contesto. Il dialetto siciliano in Camilleri e quello toscano in Malvaldi vengono parlati più o meno da tutti i personaggi. Nei libri di Ricciardi, invece, è solo Iannotta a parlarlo, la qualcosa, invece di dare un tocco di maggior familiarità, lo rende fuori luogo quasi fosse uno straniero che storpia la lingua italiana.
Se Ricciardi è bravo come scrittore, lo è meno come creatore di intrecci. Se riesce per la maggior parte del romanzo a tenere desta l'attenzione del lettore -che si chiede come riuscirà il commissario Ponzetti ad arrivare a capo della ingarbugliata matassa- la banalità del finale delude. E' vero che imbastire una trama originale è diventato difficilissimo perché ormai gli amanti del romanzo poliziesco sono smaliziati, ma ricorrere ai sosia per stupire il lettore mi sembra un'escamotage di una banalità eccessiva. E' per tale motivo che questo libro di Ricciardi, altrimenti piacevole, merita a mio avviso solo tre stelle come giudizio.
Giudizio:+3stelle+
Articolo di AntonioDettagli del libro
  • Titolo: Portami a ballare 
  • Autore: Giovanni Ricciardi 
  • Editore: Fazi
  • Data di Pubblicazione: novembre 2012 
  • Collana: Le vele 
  • ISBN-13: 9788864117010
  • Pagine: 224
  • Formato - Prezzo: Euro 16,50 
Portami a ballare - Giovanni Ricciardi

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