(c) Elisa Zavoli - Terra Nostra
Elisabetta Zavoli (Rimini, 1976), fotografa freelance, ha una laurea in Scienze Ambientali e una formazione fotografica che la porta dalla Scuola di Fotografia “Graffiti” in Roma ad essere selezionata per il primo Master Class in Fotogiornalismo organizzato dall’Agenzia Contrasto a Milano nel 2009. Da sempre interessata a realizzare storie che raccontino il rapporto uomo-ambiente sia in chiave conflittuale che risolutiva. Il suo reportage “RAEE+carcere” viene segnalato al Concorso Lavoro e Sicurezza organizzato da INAIL e Prospekt Photographers. Dall’inizio del 2009 vive tra Rimini ed Algeri, dove ha seguito, per testate italiane e internazionali, l’atipicità algerina nei confronti delle rivoluzioni nord africane. Nel 2011 ha fondato con due colleghi, Vincenzo Cammarata e Francesco Pistilli, il collettivo FOS Photographers.
Ha pubblicato su: E-Il Mensile, Il Reportage, Witness Journal (on-line), The National (Abu Dhabi), Terre di Mezzo. Ha lavorato con i giornalisti Christian Elia (Peace Reporter) e Ferry Biederman (The National). Ha esposto a Rimini (Palazzo del Podestà), Ravenna (Festival delle Culture), Algeri (Istituto di Cultura Italiano), Londra (Festival della Cultura Araba Contemporanea).
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Terra Nostra
1995: nasce “Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, fondata da Don Luigi Ciotti ed il Magistrato Giancarlo Caselli, una rete nazionale che coordina gruppi, associazioni e scuole per la diffusione della cultura della responsabilità sociale a contrasto delle criminalità organizzate. Grazie ad una straordinaria raccolta di firme, ottiene l’approvazione della legge 109/96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
Palermo, 6 maggio 2011: tre siciliane e una campana. Sono quattro le nuove cooperative entrate a far parte del Consorzio di “Libera Terra Mediterraneo”, nato per rafforzare la capacità imprenditoriale delle cooperative che lavorano sui terreni confiscati alle mafie. Uno strumento che funziona, come testimonia il bilancio 2010 che vede – tra l’altro – un aumento del fatturato superiore al 30%.
Le cooperative dimostrano infatti come la rinascita alla legalità, di queste terre, non solo è possibile, ma è conveniente: dove le mafie sfruttavano l’ambiente e lo degradavano, oggi c’è un’agricoltura biologica, rispettosa dei cicli naturali e del paesaggio; dove le mafie imponevano il lavoro nero e umiliavano la libertà delle persone, oggi le cooperative promuovono la risorsa umana con contratti regolari e dignitosi; dove le mafie prelevavano risorse economiche dal territorio, oggi le cooperative dimostrano come si possa produrre ricchezza, onestamente ed ecologicamente.
Contatti
www.elisabettazavoli.photoshelter.com
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