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Portland Souvenir di Chuck Palahniuk

Creato il 18 giugno 2014 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Portland Souvenir di Chuck Palahniuk
Lettori pazzi ed esigenti, non fatevi mancare Portland Souvenir, la guida turistico-antropologica concepita dal maestro Chuck Palahniuk: vi spiazzerà e vi divertirà, contateci. Non è certo una delle opere più importanti dell'autore, ma per entrare nel suo psicotico mondo, nei vicoli dei suoi incredibili plot, nella sua Portland, questo libro è una chiave indispensabile. Come al solito Palahniuk ribalta le regole e crea telluriche distorsioni, nella narrativa e in qualsiasi derivato della sua produzione artistica. Non fa eccezione Portland Souvenir, che in fondo è un diario, una autobiografia, anche se immaginata in modo fragorosamente originale. Non vi presento l'autore, se non lo conoscete (male), cospargetevi il capo di cenere e rimediate subito senza perdere tempo, iniziando da opere come Fight Club, Survivor, Invisible Monster, Soffocare, Cavie e via dicendo. Avete l'estate a disposizione per sistemare la questione. Siate generosi con voi stessi. Tornando a noi, ecco cosa ci racconta la quarta di copertina di Portland Souvenir:
Vorreste sapere dove si trovano attualmente le tonsille di Chuck Palahniuk? Oppure vi incuriosisce la storia del suo debutto in un videoclip su MTV? E ancora, come si arriva all'Apocalypse Cafè? Le risposte a tutto, e molto altro, si trovano in questa originalissima, inedita guida alla città di Portland, a opera di uno dei suoi cittadini più famosi. Nel libro gli indirizzi di locali e ristoranti si alternano a indicazioni su improbabili eventi, notizie su folli musei, storie di fantasmi passati e presenti, e soprattutto divertentissime "cartoline" che rievocano la vita dell'irriverente scrittore nella città della Pacific Northwest a partire dagli anni ottanta. Un irresistibile mix tra la guida turistica, la lezione di storia esoterica e l'album dei ricordi che svela ai lettori di Palahniuk, celebre come autore di commedie nere e crudissime sulla società contemporanea, la sua originale e graffiante vena umoristica.
Bene, volendo sapere a tutti i costi dove sono finite le tonsille di Palahkiuk (ma non ve lo dirò) sono stato costretto a comprare e leggere questo libro, nonostante il termine "crudissime" usato dall'editore nella quarta.
Portland Souvenir di Chuck Palahniuk
Nelle 150 pagine di Portland Souvenir (almeno nell'edizione Oscar Mondadori che ho io) trovate davvero di tutto. Certo, se è questo l'album dei ricordi di Palahiuk, si capisce molto delle sue sulfuree sorgenti d'ispirazione. Trovate perfino una mappa, e un vocabolario, per districarvi tra le follie umane di Portland, non mancano indirizzi e siti web di locali e posti che "il nostro" ci consiglia di visitare. Luoghi, come potete immaginare, in gran parte insoliti. Le indicazioni e i suggerimenti riguardano varie esigenze e opportunità, divise in piccoli capitoli: "Avventure da stanare", "Dove andare a mangiare", "Per stare gomito a gomito con i morti", "Dove fare shopping", "Musei strani da non perdere", "Come farsi una scopata a Portland", "Parchi e giardini da non perdere", "Aerei, treni e automobili da non perdere", "Roba da animali, quando non ne potete più di guardare le persone", "Gli Shangai Tunnels: un salto indietro nel tempo passando sottoterra", "Posti da foto, dove bisogna assolutamente farsi ritrarre". Tutti i capitoli sono completati da straordinarie "cartoline".
Portland Souvenir di Chuck Palahniuk
Devo ammettere che Palahniuk mi ha convinto a fare un giro a Portland, la sua guida è talmente documentata, ricca di riferimenti e di indirizzi "particolari" che non resta che andare sul posto e provare. Menzione speciale per il capitolo "Dove farsi una scopata a Portland", che comprende delle micro-recensioni, con tanto di descrizione dei servizi forniti, dei locali più trasgressivi della città. Posso anticiparvi che qualsiasi pulsione, anche la più originale, a Portland ha un suo indirizzo. La lista dei locali e delle loro specialità è vasta ed eterogenea, qualche assaggio: The Ace of Hearts (@scambisti), Dirty Duck Pub (@caccia all'orso), Close Encounters (@ciccione e orsacchiotti), Continental Hotel Club and Baths, (@saunagay @gloryholes @zipperdown @jackoff), Cock Rock (@nudisti), Jefferson Theather (@clubprive @karaokeosceno @setporno @dragqueen), The I-Tit-A RoadRace (@garedistrip), Il Kinkfest (@partyerotici @umiliazione), M&M Dances (@scambisti) Stripper Bingo (@stripbingo), Lulu's Pervy Playhouse (@solodonne), Xes (@solouomini @actionvideo), Zipper Down (@sexparamilitare). 
Insomma, per tutti, ma proprio tutti, i gusti. Certo, la mia Parigi Sud 5 per queste caratteristiche è diversi passi avanti, con lo Sphinx Tatouè, il Diable Edentè e gli altri meta-locali, ma un sexy gemellaggio con Portland ci potrebbe anche stare. A Portland trovate, tra l'altro, anche un Ponte dei Suicidi, altro legame, tra passato, presente e futuro, con la mia Parigi Sud 5. Punteggio di Portland Souvenir: Cool!

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