Magazine Diario personale

Porto dentro il mio cuore

Da Silvy56
PORTO DENTRO IL MIO CUORE
Porto dentro il mio cuore, come un cofanetto pieno che non si può chiudere, tutti i luoghi dove sono stato, tutti i porti a cui sono arrivato, tutti i paesaggi che ho visto da finestre o da oblò, o dai ponti di poppa delle navi, sognando, e tutto questo, che è tanto, è poco per quello che voglio. Ho viaggiato per più terre di quelle che ho toccato… Ho visto più paesaggi di quelli su cui ho posato gli occhi… Ho fatto esperienza di più sensazioni di tutte le sensazioni che ho sentito, perché, per quanto sentissi, sempre qualcosa mi mancava, e la vita sempre mi afflisse, sempre fu poco, e io infelice. Non so se la vita è poco o è molto per me. Non so se sento troppo o poco, non so Se mi manca lo scrupolo spirituale, il punto di Appoggio dell’intelligenza, la consanguineità con il mistero delle cose, scossa ai contatti, sangue sotto i colpi, fremito ai rumori, o se un altro significato più comodo e felice c’è per questo. Sia come si vuole, era meglio non essere nato, perché , per quanto interessante in ogni momento, la vita finisce per dolere, nauseare, tagliare, radere, stridere, a dar voglia di urlare, saltare, restare per terra, uscire fuori da tutte le case, da tutte le logiche e da tutte le pensiline, e andare a essere selvaggi verso la morte fra alberi e oblii, fra cadute, e pericoli e assenza del domani, e tutto ciò dovrebbe essere un’altra cosa più vicina a ciò che penso, a ciò che penso o sento, che non so nemmeno cosa sia, oh vita---- - Fernando Pessoa

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