Lavoratori, disoccupati, cittadini, crediamo non sia più sostenibile il silenzio e lo stare fermi rispetto alla crisi che sta attanagliando il porto, l’area portuale e tutta l’area industriale.
Sono a rischio ulteriori di posti di lavoro, oltre quelli già persi.
Non possiamo non tenere in considerazione gli annunci sulle sorti dei dipendenti di Medcenter Container Terminal.
Non possiamo nascondere le problematiche di tutto l’indotto portuale, che comprende le ditte esterne di rizzaggio, di manutenzione e di servizi, le agenzie marittime e tutta l’area industriale, che già versano già in condizioni disperate.
Non si può più aspettare con il rischio di ritrovarci seduti ad un tavolo a giochi già fatti!
La Filt-Cgil, insieme alle altre OO.SS., chiudono la porta alla richiesta di mobilità, più volte paventata, prima dal Ministro Matteoli e successivamente non smentita dalla dirigenza Mct.
Abbiamo già aspettato troppo tempo, cercando le opportune soluzioni per il rilancio del transhipment e per un piano di sviluppo sulla logistica.
A tal proposito si sta procedendo, nei vari tavoli, alla definizione circa gli interventi che la Regione, le Aziende e il Sindacato, intendono portare avanti.
Un percorso, che rispetto agli interventi a difesa del porto e dell’area industriale è condiviso, in attesa, di un documento unico da presentare alla Presidenza del Consiglio.
Tali problematiche saranno, speriamo a breve, portate all’attenzione del Governo Nazionale, ma ribadiamo che gli eventuali esuberi non debbano essere gestiti con soluzioni preconfezionate.
Abbiamo la necessità di avere garanzie di occupazione, con l’esplicito intento di aprire un’eventuale discussione in sede locale e non subire le decisioni calate in sede di Governo Nazionale!
Per questi motivi, cercando di scongiurare decisioni che sicuramente potrebbero essere dai lavoratori non condivise, la FILT e la CGIL decidono di attivarsi con un presidio presso il varco doganale che inizierà il giorno 15 giugno 2011 alle ore 18.00 con la presenza del gruppo dirigente della CGIL a cavallo di tutti turni dei dipendenti dell’area portuale.
È necessaria un’informativa costante, per sensibilizzare tutti i lavoratori sulla grave situazione in cui versa il porto e l’area industriale.
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