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Porto, e' tutto vero: l'europa league e' sua!

Creato il 20 maggio 2011 da Andrev91 @andrev91

PORTO, E' TUTTO VERO: L'EUROPA LEAGUE E' SUA!

E' festa per il Porto: Braga battuto 1-0

Giù il cappello signori: Villas Boas ce l’ha fatta. Sempre più propenso a inseguire le orme del suo maestro, conduce il suo Porto alla conquista dell’Europa League e, con successi di Scudetto e Coppa Nazionale archiviati, di cogliere un particolare triplete. Onore anche al Braga autore di una mirabile cavalcata che l’ha visto giungere all’appuntamento di Dublino. Match deludente dal punto di vista dello spettacolo, ci pensa Falcao al 44’ a siglare il goal partita. Formidabile Hulk, migliore in campo.

FORMAZIONI
– Classico 4-3-3 per il delfino di Mourinho: confermata sia la linea difensiva, sia il centrocampo; Varela in attacco al posto dell’infortunato C. Rodriguez, con i devastanti Hulk e Falcao. Stesso modulo anche per il collega Domingos Paciencia: tra i pali l’ex Roma Artur, confermati difesa e attacco; a centrocampo Custodio vince il ballottaggio con Salino. Arbitra lo spagnolo Carlos Velasco Carballo della sezione di Madrid.
PARTITA – E’ il grande giorno, Dublino è pronta per l’ameno e rilevante evento. Non si parla d’altro in Portogallo, se non dell’euroderby tra Porto e Sporting Braga, che vale questa sera l’Europa League, la seconda edizione dopo il cambio di formato e denominazione voluto dal Presidente dell'UEFA, Michel Platini. Il grande appuntamento con la storia per lo Special Two André Villas Boas, 34 anni a ottobre e alla sua prima (e forse ultima) esperienza da allenatore col Porto, e per il Braga, alla sua prima finale in una Coppa Europea in 80 anni di storia. Il grande favorito della vigilia è evidentemente il Porto, ma in partite del genere nulla è dato per scontato: la finale di ogni competizione è sempre una storia a sé. E lo dimostrano i primi minuti di gioco che vedono i biancorossi artefici della prima azione di gioco, poi si scatena Hulk che manca di poco la porta dopo 7’ di gioco. Passano i minuti e il Braga fatica a gestire al meglio il possesso di palla, complice forse la mancanza di esperienza in match importanti come quello corrente e il Porto ne approfitta per premere di più sulle fasce: Alvaro Pereira e, soprattutto, Hulk sono incontenibili. Solo al 20’ provano a uscire gli uomini di Domingos Paciencia tentando di coprire tutti gli spazi e ripartire e Falcao è il primo a risentirne, ancora all’oscuro nel corso della disputa. Mancano le occasioni da goal, piuttosto scarse, ma degna di nota è quella capitata a Varela al 31’, il quale, ben servito da Guarin, fallisce clamorosamente il colpo di testa a tuffo; numerosi, tuttavia, i corner a favore del Porto grazie anche alle chiusure decise di Miguel Garcia, finora il migliore tra i biancorossi. Il Braga trema al 40’ quando Artur sbaglia il rilancio calciando addosso a Falcao, che tocca però col braccio e non riesce ad approfittarne. E’ solo il preludio del goal dell’1-0 firmato proprio dall’attaccante colombiano, che al 44’ sigla di testa su lancio di Guarin. Termina così il primo tempo, alquanto brutto e poco spettacolare: il Braga rischia poco come se preferisse arrivare ai calci di rigore, ritrovandosi a recuperare, il Porto invece non riesce a cambiare passo e stenta ad avvicinarsi dalle parti di Artur, approfittandone comunque degli errori dei difensori avversari come nell’occasione da goal. 

 

PORTO, E' TUTTO VERO: L'EUROPA LEAGUE E' SUA!

Il goal partita è del colombiano Falcao

Immediatamente pimpante l’inizio di ripresa quando l’entrante Mossorò al posto di Hugo Viana sbaglia clamorosamente a due passi dalla porta calciando sul piede destro Helton, ma a guardare bene l’azione, quella di Helton è una vera e propria prodezza. Risponde il Porto con un grande numero sulla fascia di Hulk, il quale si libera di Vandinho con un colpo di tacco, poi tocca per Guarin che cerca l'imbucata per Moutinho, ma l’azione termina nel peggiore dei modi. Opportunità sprecata di raddoppiare, pericolo concreto di subire il goal del pareggio perché Helton le prova tutte per far parlare di sé e non ha paura di abbandonare la propria area per anticipare Lima, rischiando di perdere palla sull'attacco di Custodio. Peccato che ci pensano anche i biancorossi a metterci del loro, Paulo Cesar sciupa una chiara occasione da goal al 62’. Il Porto non ha problemi, amministra e mette in difficoltà un Braga che non ha le qualità tecniche per ripartire e, di conseguenza, gli uomini di Villas Boas attendono l'attimo buono per colpire di nuovo, ma se pensate che sia in totale controllo della partita vi sbagliate di grosso, preme l’11 di Paciencia, cerca di mettere sotto pressione la retroguardia del Porto con le poche armi a sua disposizione. La mira, però, dovrebbe essere più precisa. La partita, tuttavia, resta deludente, il gioco non è soddisfacente e non è cambiato rispetto ai primi 45’ di gioco, mentre continuano (e terminano per il Braga) le sostituzioni. Incredibile al 76’ la circostanza favorevole per Meyong che, invece di servire il liberissimo Silvio, calcia malamente consegnando la sfera a Helton: descrive completamente la partita dei suoi compagni. Intanto fioccano le ammonizioni per i giocatori del Braga. L’ultimo sussulto è dei biancorossi a caccia disperatamente del goal del pareggio, al 93’ va in avanti anche Artur ed è proprio lui a colpire di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma è debole la sua gittata e la sfera finisce sul fondo. Era l’ultima azione: triplice fischio finale ed è festa per il Porto e per Villas Boas.
CHIAVE – Hulk padrone della fascia destra e controllo del centrocampo alla base del successo del Porto. Tuttavia è la parata di piede di Helton a determinare il risultato finale.
CHICCA – Due Champions League, due Coppe Intercontinentali, una Coppa Uefa e una Supercoppa Europa. E’ il biglietto da visita della squadra di Villas Boas, che domina anche in casa con ben 25 Scudetti, contro un inequivocabile zero alla voce “numero di coppe europee vinte” del Braga, che conta solamente una Coppa Nazionale. In vantaggio il Porto anche nei confronti diretti: 92 vittorie per i dragoni, 17 per il Braga e 22 pareggi.

PORTO, E' TUTTO VERO: L'EUROPA LEAGUE E' SUA!

E' lui l'artefice del successo dei Dragoni: André Villas Boas

TATTICA – Hulk è il padrone della fascia e Guarin non ha difficoltà a spaziare: è la padronanza sull’out di destra del Porto, che permette anche a Sapunaru di salire come meglio può. Poco solida la difesa del Braga quando s’imbatte nelle incursioni offensive dei biancoblù, ma Miguel Garcia è l’eccezione. Si muove bene il centrocampo, salvo poi essere protagonista in errori assai discutibili.

MOVIOLA
– Giusta l’ammonizione al 23’ per Hugo Viana che commette un laido fallo su Hulk, due minuti dopo è Fernando a entrare in ritardo su Miguel Garcia ma Velasco lascia proseguire. Al 30’ entrata a forbice e da tergo su Hulk da parte di Silvio, inevitabile il giallo. Al 49’ prima ammonizione nelle fila del Porto, inflitta a Sapunaru per gioco scorretto: giusta la decisione dell’arbitro. Al 73’ Paulao anticipa di testa Helton: palla che termina sul fondo, ma tutto è vanificato dalla segnalazione di fuorigioco del primo assistente. Segnalazione corretta.

PROMOSSI&BOCCIATI – Straordinaria la partita di Hulk (voto 8,5) davanti al pubblico dell’Aviva Stadium di Dublino e del Direttore Tecnico dell’Inter Branca, presente al match per sondare il campo per Fernando e magari per l’attaccante brasiliano, il migliore in campo del match. Fa il bello e il cattivo tempo sulla fascia e non esita a mandare in tilt la difesa avversaria. Ottima prova anche per Guarin (voto 8) e Falcao (voto 7,5), quest’ultimo spento e chiuso nel primo tempo per poi emergere proprio allo scadere della prima frazione di gioco. Poco incisivo Rolando (voto 5), in giornata poco positiva. In casa Sporting Braga, buona prova di Miguel Garcia (voto 7) e Custodio (voto 6,5), che hanno impensierito, seppur poco, Helton e la difesa biancoblù; da dimenticare la prestazione di Silvio (voto 4), protagonista di parecchi errori nel reparto difensivo.
Andrea Cardinale

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