Portogallo: una storia a lieto…cibo!
Trips Tips
Parlare di cibo portoghese vuol dire parlare di pesce, tanto pesce.
Questo piccolo stato si affaccia sull’Oceano Atlantico Settentrionale e la pesca è da sempre una delle principali attività del suo popolo. Ogni città, ma anche ogni villaggio, ha il suo mercato locale.
Cominciamo con Porto, dove merita sicuramente una visita il Mercado Bolhao, sia per il cibo che propone che per l’architettura che lo ospita.
L’edificio è stato costruito nel 1914, è un bellissimo esempio di architettura neoclassica e dal 2006 è identificato come edificio di interesse pubblico.
I suoi confini sono delimitati da quattro vie, ognuna con la sua entrata, ed è diviso in quattro sezioni: pesce, carne, vegetali e fiori.
Entrando nel Mercado Bolhao verrete investiti da ogni genere di colore e sapore, potrete comprare frutta fresca, pesce pescato, carne di fattorie locali e, se avete un appuntamento e solo il tempo di fare la spesa, un coloratissimo mazzo di fiori.
Se siete affamati e non riuscite ad aspettare di arrivare a casa per cucinare le sardine appena comprate, fate un salto alla “Cafeteria Pintainho”, baracchino proprio al centro del mercato, dove potrete gustare del buonissimo pesce grigliato.
Se amate i ristoranti all’aperto, nella zona vecchia di Porto potrete assaggiare e probabilmente fare indigestione di polpette di bacalhao.
Il baccalà è un pesce cucinatissimo in Portogallo, viene comunemente frullato e fritto in forma di polpetta o conservato sotto sale.
Ma noi siamo a Porto e non possiamo non parlare delle cantine del liquore omonimo.
Le cantine si trovano dall’altra parte del ponte Dom Luis, sulla sponda del Rio Douro.
Ogni cantina propone il suo tour, avete l’imbarazzo della scelta.
Io ho visitato la cantina Ferreira, suggestiva e sotterranea, che propone un tour che si snoda tra i suoi cubicoli, pieni di bottiglie e botti in cui riposa il Porto in attesa di essere aperto e gustato.
Alla fine del tour mi aspettava una degustazione di diversi tipi di Porto: White, Ruby e Tawny.
Il mio preferito? Lo scuro e corposo Tawny.
Per la nostra tappa centrale ci spostiamo a Sud e andiamo a Lisbona. Famosissimo è il Mercado da Ribeira, proprio di fronte alla stazione ferroviaria Cais do Sodré.
È aperto dal Lunedì al Sabato fino alle 14 e, oltre a trovare dell’ottimo pesce fresco pescato, potete trovare frutta di stagione ed esotica, verdura, ortaggi e carne.
Da qualche anno, proprio al centro del mercato, è stata aperta una zona dedicata a piccole realtà gastronomiche portoghesi.
Il suo nome è “Time Out”, attorno a lunghi tavoli di legno si trovano in circolo, uno affianco all’altro, dei mini-ristoranti, nei quali potete trovare tipici piatti portoghesi ma anche europei, asiatici, dolci e alimenti biologici.
Io ne ho approfittato per uno snack pomeridiano nello stand di “Quinta do Arneiro”, un’azienda agricola che produce alimenti biologici di alta qualità poco distante da Lisbona.
Il “Time Out” è molto famoso anche per proporre deliziosi aperitivi pre-serata, se avete intenzione di buttarvi nella movida notturna di Lisbona vi consiglio di cominciare da qui con un bicchiere di Porto!
Vegetariani e vegani, questo è il posto che fa per voi.
Per finire il nostro tour gastronomico, vorrei portarvi di nuovo in Algarve. Vi ho già accennato della “cataplana”, zuppa di pesce che prende il nome dalla particolare pentola in cui viene cucinata.
Il posto migliore per assaporarla? Sagres, in uno dei suoi ristoranti lungo Rua Comandante Matoso, la via principale.
Più che tipici di questa zona sono i “Perseves”, molluschi con una forma davvero particolare che si possono trovare in quasi tutte le spiagge della costa, attaccati alle rocce che durante la notte sono sommerse dall’alta marea.
Vengono gustati soprattutto dopo essere stati bolliti in acqua leggermente salata. Il contorno migliore? Patate dolci al coriandolo!
Non si può concludere un tour gastronomico senza parlare di dolci!
Io vi propongo il Pastel de Nata (o Pasteis de Belém).
Un pasticcino a base di uovo composto da una pasta sfoglia farcita di crema dolce, anzi dolcissima! Attenzione, uno tira l’altro.
Potete trovarlo in qualsiasi pasticceria portoghese, ma la ricetta originale è nata nell’Antiga Confeteria de Belem nel quartiere di Belem, il mio preferito.
La pasticceria esiste ancora e merita una visita dopo un giro al Museo d’Arte Contemporanea Berardo e al Monastero dos Jerónimos.
Con il dessert abbiamo finito il nostro tour.
Se siete rimasti con l’acquolina in bocca, ma soprattutto con la voglia di provare la cucina di questo bellissimo paese, non vi resta che fare le valige e partire.
Dopo penserete all’iscrizione in palestra.
(Immagine in evidenza – Foto di Eric Arnau)
Portogallo: una storia a lieto…cibo!
Trips Tips