L’immagine sopra è tratta da: Secoli Agostiniani di LVIGI TORELLI del 1682.
Siamo nell’anno 1491. Ci sono tutte le Bolle di Innocenzo VIII per gli Agostiniani. C’è una nota riguardante una segnalazione di G.B.Vico che segnala un certo Giovanni Crespi, religioso agostiniano, capitato per avventura in quella provincia, alunna, fu condecorato con la Mitra Episcopale della Chiesa Castrense (Castro Sassari – passò poi ad Ales. Si stavano espandendo). C’è una lettera, che non è una Bolla, di Innocenzo VIII che autorizza gli Agostiniani a fondare un oratorio, datata 25 febbraio 1491.
…litteras in forma brevis eujus tenor talis est:INNOCENTIUS PP. VIII Dilecte filii salutem et apostolicam benedictionem. Desideras ut nuper exponi fecisti quoddam oratorium extra muros Callaritanenses sub invocatione sancti Augustini institutum et diversis vicibus per fratres tui ordinis habitatum in quo corpus beati Augustini post illius a civitate Ipponensi translationem ducentos et quinquaginta annos requievit et ad quod propter miracula quae ibidem altissimus ostendere dignatur magnam…La lettera fu scritta quando il Papa era dato per morto. Ma, poi, guarì. Non ci fu nessuna ritorsione verso tale autorizzazione quindi la lettera dovrebbe essere uscita dalla Cancelleria. La lettera autorizza la costruzione sul luogo dove era rimasto Sant’Agostino per 250 anni dalla sua traslazione a Ippona. Questa è un’affermazione importante. L’ha detto un Papa. Sant’Agostino è rimasto nella Cripta per 250 anni. A questo punto si fanno un po’ di calcoli. Abbiamo incontrato un’altra data, che ho corretto, va riportata al 717. (717-250 = 467). Agostino morì il 28 agosto del 430. L’assedio durò ancora un anno. Poi (?) solo voci. Il rappresentante imperiale Trigezio vi firmò un trattato, a Ippona, con Genserico. Possidio scrisse la vita di Agostino da Ippona. L’archeologia non segnala incendi, carestie o altro ma un certo punto scattò la persecuzione nel 437; furono esiliati Possidio, Novato e Severino. Possidio nel 437 fu tra coloro che si opposero all’ordine di Genserico, il quale voleva imporre la fede ariana nei suoi domini, e perciò fu scacciato dalla sua sede. Dopo questo fatto non abbiamo più notizie di lui. I due fatti sembrerebbero collegati. Possidio venne a Cagliari portandosi dietro la Biblioteca di Agostino oltre alle Reliquie del Santo? Quando ci fu la demolizione del Monastero e della Chiesa (extra muros) per rifare le mura aragonesi, fu segnalato anche il rinvenimento di una cassa piena fogli. Ignoro la loro successiva collocazione. Nel 456, in Sardegna, arrivarono i Vandali. Nel 461 abbiamo avuto un Papa sardo: Sant’Ilario. Altro Papa sardo fu San Simmaco nel 498. Poi ci furono la storia di Fulgenzio e Trasamondo e quella della spola tra l’Africa e la Sardegna. Venne poi - l’Errata Corrige- dei Benedettini nei testi di Beda e Paolo Diacono riguardo all’altra traslazione voluta da Liutprando nel 717. Gli eventi sarebbero tutti da ricontrollare. Unica cosa sicura è che Sant’Agostino è rimasto a Cagliari per 250 anni. L’ha scritto un Papa. Non mi si venga a dire che non sta scritto da nessuna parte. La lettera completa di INNOCENZO VIII, e relativa storia, si può leggere anche sul sito della Associazione Storico Culturale - CassiciacoLA PROVINCIA AGOSTINIANA DI SARDEGNA DAL XVII AL XIX SECOLO: CENNI STORICI di Lino Neccia da Analecta Augustiniana, LXIV (2001), pp. 179-268Immagine sotto il titolo: Sant’Agostino da Ippona in un quadro di Vittore Carpaccio del 1507.