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Creato il 04 febbraio 2012 da Nicochendi

È diventato evidente che tutte le guerre causano danni. Non importa infatti  si tratti di una guerra figurativa o una guerra reale. E 'anche ovvio che quando una guerra è dichiarata su un problema sociale, lo Stato annunci una presa di potere che diminuisca in qualche modo la libertà in senso generico.
La guerra nasce quando si crea un nemico che deve essere sconfitto con la forza dei governi. Più sono ampie e potenti le armi del nemico, più grande e robusto diviene il ruolo del governo nel sradicarlo. E quando il governo inizia a finanziare una lotta si crea un circolo quasi impossibile da interrompere. Infatti il governo per perseguire questo scopo creera’ agenzie riempite da funzionari, persone che non sono li per vincere le guerre in corso ma bensi per crearne altre di nuove.
Ogni qualvolta la lotta per la legalizzazione della marijuana subisce uno stallo i sindacati di polizia e le carceri tirano un sospiro di sollievo..... Ogni qualvolta l’America viene attaccata i fabbricanti di armi gioiscono..... Ogni qualvolta si trova uno pseudo-terrorista nel territorio americano i fabbricanti di sistemi di sorveglianza alzano i calici al cielo..... E i cittadini pagano il conto, TUTTO, in termine di soldi e di liberta’.  
Questo ciclo di auto-rifornimento distruttivo deve terminare per permettere alla VERA pace e alla VERA libertà di espandersi. Iniziando per esempio con il rendersi conto che non vi è nessun nemico reale, ma sono piuttosto creazioni immaginate dai governi e dalle strutture di potere aziendali che traggono enormi benefici da una qualsivoglia guerra. E in questo circolo vizioso sono benvenute anche le multinazionali, invitate al grande banchetto. Banchetto che le fa ingrassare ai danni dei cittadini, sempre piu’ deboli e schiavi ignari del sistema.  
Ecco solo 4 esempi, 4 guerre intraprese dagli Stati Uniti in nome della pace e della liberta’.....
     Le guerre d'oltreoceano:
Le guerre imperialistiche nella zona del mondo che piu’ abbonda di petrolio, il Medio Oriente. Tale guerra è chiaramente un fallimento annunciato in termine di idee, moralita’ ed allocazione di risorse. Anche se le menzogne e le bugie che hanno portato l’Occidente in quella zona fossero vere, si tratterebbe ancora di motivi inconsistenti per giustificare le innumerevoli tragedie capitate negli anni, non ultimo il costo immenso in sangue e denaro. La natura orwelliana della guerra perpetua è una tecnica che viene utilizzata da manager di livello mondiale. Essa serve a garantire che anche i paesi non direttamente coinvolti siano sotto continua minaccia di destabilizzazione economica ed abbiano il costante timore di un confronto diretto nei loro territori. Ciò consente l’uso di una normativa come la NDAA che dichiara ogni luogo un campo di battaglia anche quando non c'è in realtà nessuna guerra fisica o reale. L'istituzione continua a spingere per ulteriori guerre in terre straniere, forse portandoci addirittura alla Terza Guerra Mondiale. Dovremmo opporci ad ogni azione militare in tutto il globo se ci aspettiamo la pace mondiale.
           Guerra al ‘’terrore’’:
La Guerra al terrore altro non è che una guerra per la libertà. Gli americani hanno perso preziosi diritti in merito alla guerra al terrorismo, in particolare da USA PATRIOT Act e dal recente NDAA.
L'idea che qualcuno abbia portato gli Stati Uniti a combattere una "guerra" contro una ‘’tattica’’ è una testimonianza di quanto la macchina di propaganda guerrafondaia sia influente sull’opinione pubblica. Non si può mai sconfiggere una tattica, o anche l'idea che sta dietro essa, non con la violenza ma solo la pace e la tolleranza possono essere valide armi. Ma, soprattutto, la guerra al terrorismo non potra’ sconfiggere nulla e nessuno, ma si tratta invece di controllare società dal libero passato. Per ricostruire la vera pace tutta questa assurdita’ deve finire.

   Guerra alla droga:

La guerra alla droga avvantaggia innumerevoli interessi particolari ma rimane una guerra incompiuta che crea solamente un enorme danno alla societa’. In primo luogo, il governo non ha alcuna responsabilità o autorità per governare la privacy umana siano essi corporali o mentali. Così, la guerra stessa è un affronto ai diritti naturali di tutti. In secondo luogo, quando esiste una determinata richiesta ci sarà sempre e in ogni caso una fornitura, poco importa quanti muri legislativi siano costruiti e quanti fucili vi siano puntati. Quindi, è semplicemente impossibile da fermare con la forza. In terzo luogo, la guerra alla droga fa sì che la violenza nel traffico stesso aumenti, almeno per una questione legata alla difesa del sistema. Probabilmente se queste sostanze fossero legali sarebbe più facile controllarne l'uso illecito. Quindi, si tratta di una massiccio contributo in termini di denaro chiesto al contribuente al fine di mantenere varie agenzie e corpi di controllo. Esse infatti hanno bisogno di sempre più avanzati equipaggiamenti militari. Si deve poi tener conto dei costi del sistema giudiziario e delle prigioni. Non sembra più logico o morale continuare a condurre questa guerra. Una battaglia simile rischia di essere molto più dannosa per la società rispetto alla cosiddetta ‘’protezione personale’’ che le istituzioni vogliono farci credere di garantire tramite questo comportamento.  

     Guerra Cibernetica:

La guerra informatica è in realtà una guerra all’informazione (che stiamo chiaramente combattendo). Non vi è alcun reale pericolo nella guerra cibernetica, tranne da quelli che beneficiano del consolidamento del potere. Potenziali hacker non valgono le spese sostenute per un esercito di cyber-spie e cyber-soldati, quando tali risorse potrebbe chiaramente essere utilizzati per tutte le reti con sistemi di protezione firewell a proteggerli dagli attacchi. E perché il Dipartimento di Sicurezza Nazionale è responsabile della protezione delle infrastrutture aziendali? Le società stesse dovrebbero avere i loro propri firewall in atto contro gli hacker. La propaganda in cui si afferma che gli attacchi alle infrastrutture aziendali potrebbero colpire le infrastrutture pubbliche è stata dimostrata falsa, ma non è altro che uno stratagemma per giustificare il controllo del web.
Lo stesso vale per il fronte della nuova protezione dei contenuti contro i potenziali violatori del copyright. Si tratta di uno stratagemma intento a farci credere che abbiamo bisogno di più potere da parte del governo nel chiudere arbitrariamente alcuni siti web. La soluzione ideale sarebbe allora la cessazione completa di attacchi informatici, non importa quanto potenzialmente devastanti possano essere, ma non vale la pena dare al governo l'autorità di censurare o chiudere i siti web.
Anche in questo caso, è un'altra falsa guerra che si tradurrà in libertà e privacy perduti da parte dei ceti di mezzo. L'unico nemico conclamato nella guerra alla pacifica informazione è rappresentato da coloro che spingono per la censura, dalle leggi draconiane sul copyright al fine di eliminare la concorrenza e le letture obbligatorie di tutti gli ID di Internet al fine di rimuovere in toto la privacy. Tutti dovrebbero opporsi a questa guerra se vogliamo davvero preservare la libertà di espressione e il diritto ad una informazione trasparente e plurale.

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