Le notizie di oggi su media e comunicazione che, secondo noi, non potete perdervi.
- Chiude l’edicola di Apple - Apple, come era nell’aria da oltre un anno, chiude il newsstand ed offre, in collaborazione con ESPN, the New York Times, Conde Nast, Hearst e molti altri ancora, un’applicazione gratuita sulla falsariga di Filbpboard. Applicazione che sarà di default su centinaia di milioni di pezzi con il nuovo sistema operativo iOS9. È necessario spiegarne l’impatto?
- Teenagers & Snapchat in Europa — eMarketer pubblica i dati della penetrazione di Snapchat tra i teens in alcuni stati Europei. Se non usate, se non usiamo, Snapchat e YouTube faremo sempre più fatica a raggiungerli, pare.
- Conoscere il Lettore — I giornali NON conoscono i propri lettori. Avviene per chi, sempre meno come noto, compra la versione cartacea e, sorprendentemente, anche per i lettori online. Lo conferma, se necessario, quanto avvenuto per i lettori dell’Indipendent durante le recenti elezioni nel Regno Unito. Come sempre il problema non è la tecnologia ma l’approccio.
- Social Media Brand Leadership — La scala di maslow applicata a come implementare una strategia di successo su social. Da stampare e tenere appesa in ufficio.
- Membership — Ad un anno dall’introduzione della membership come modello di pagamento dei contenuti Slate arriva a 9mila membri del proprio “club” che generano 500mila dollari di ricavi. È davvero poco, non resta che chiedersi se il problema sia il modello di business o lo scarso approfondimento sulle motivazioni psicologiche dei lettori. Come dite? la seconda? Direi che è probabile.
- Privileged Information — Il futuro è “privileged information”. Volume delle informazioni, aka information overload, complessità e ciclo delle informazioni, ben spiegati in un grafico tanto semplice quanto illuminante.
- Eventualmente Instant — Se ieri ci interrogavamo sul silenzio post lancio di Instant Articles arriva oggi la risposta. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal a fine mese dovrebbero essere nuovamente pubblicati degli articoli. Dice il portavoce di Facebook che eventualmente daranno alle testate la facoltà di pubblicare quando vogliono. Auguri!