Le notizie di oggi su media e comunicazione che, secondo noi, non potete perdervi.
- Press Release - Com’è fatto un vero comunicato stampa di Chevrolet tra emoji e successive release non criptate. Interessante!
- Worldwide Mobile Internet Connections — Il World Economic Forum pubblica gli ultimi dati disponibili sulle connessioni ad Internet in mobilità. Nonostante l’elevatissima concentrazione di telefonini l’Italia è sotto la media OECD.
- Nasce l’Instagram delle Notizie - Nasce Kite a cavallo tra l’aggregatore di notizie e il social network, con una spiccata vocazione al mobile, trasforma l’esperienza di navigazione del lettore. Le raccomandazioni non sono create da algoritmi ma dalle persone con cui ci colleghiamo e/o seguiamo e la search nel browser viene sostituita dai social. Da tenere sotto osservazione.
- Periscope — Dopo l’entusiasmo iniziale il buzz [e l’uso?] su Periscope sembra essersi notevolmente ridimensionato. Comunque sia, Nestle sarà il primo brand a lanciare delle social video clip utilizzando Periscope. Esperimento da seguire.
- Ricettazione - Al direttore del settimanale che acquistò e pubblicò i celebri scatti “rubati” di Mr.B a Villa Certosa in compagnia di “giovani ospiti”, non può essere contestato il reato di ricettazione se manca la prova di un vantaggio economico o di carriera. La Cassazione annulla la condanna della Corte d’Appello e rinvia per un nuovo giudizio.
- Quoziente digitale — Analisi di McKinsey di 150 tra le principali multinazionali del mondo per verificare le buone pratiche secondo 18 parametri che danno origine al “quoziente digitale”. Interessanti sia i risultati che il dettaglio dei parametri presi in considerazione.
- Frodi nella Pubblicità Online — Metà, o più, del display adv che ad networks, media buyers, e agenzie hanno venduto ai loro clienti non è mai comparso davanti ad un essere umano. Una frode che coinvolge ampiamente anche gli editori e che si stima valga la bellezza [si fa per dire] di 7.5 miliardi di dollari. Come funzioni e, soprattutto, come porvi rimedio il più possibile, nell’articolo “The Alleged $7.5 Billion Fraud in Online Advertising”
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