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Creato il 26 agosto 2015 da Pedroelrey

Una sele­zione ragio­nata delle noti­zie di oggi su media, gior­na­li­smi e comu­ni­ca­zione da non perdere.

  • Insta­gram — L’uso di Insta­gram con­ti­nua ad essere in cre­scita, anche in Ita­lia, con una cre­scita del 14% di utenti attivi secondo gli ultimi dati dispo­ni­bili. IJNet pub­blica un inte­res­sante rie­pi­logo di come 5 testate, con carat­te­ri­sti­che molto diverse tra loro, lo stiano usando. Idee che, se la vostra testata o il vostro brand non sono ancora su Insta­gram, potreb­bero esservi d’ispirazione.
  • Abe­ce­da­rio — 63 ter­mini sul digi­tal adver­ti­sing che ogni mar­ke­ter dovrebbe cono­scere, da above the fold a view through pas­sando per demand-side plat­form e con­ver­sion pixel.
  • Clic­k­bait — Il vero costo del clic­k­bai­ting è la per­dita di fidu­cia da parte delle per­sone nei con­fronti della testata. Fatevi i vostri conti…
  • Kindle Unli­mi­ted — Gli autori dei libri da circa un paio di mesi ven­gono pagati da Ama­zon in base alle pagine lette. I dati dif­fusi dicono che media­mente ven­gono remu­ne­rati  $ 0.00576 [€ 0.0050] a pagina.
  • Digi­tal Media Con­sump­tion — Secondo i dati di com­Score la frui­zione di media digi­tali negli USA è cre­sciuta del 49% negli ultimi due anni. Quello che è inte­res­sante notare è come dai dati emerga un for­tis­sima cre­scita della frui­zione attra­verso gli smart­phone ed ormai PC e tele­foni siano i device uti­liz­zati più comuni, quasi a pari merito. I tablet invece con­ti­nuano a rap­pre­sen­tare un quota rela­ti­va­mente mar­gi­nale. Insomma, i tablet non sono per la frui­zione delle news ma per altre atti­vità “ricrea­tive”; meglio tenerne conto.
  • Social Media Tools — Il detto un’immagine vale più di mille parole è sem­pre più vero e valido. Ecco allora un ampio elenco di 23 tools per creare, modi­fi­care, miglio­rare le imma­gini da postare sui social. Utile.
  • Acqui­si­zione di Twit­ter - La crisi di Twit­ter da giorni genera rumors sulla pos­si­bile acqui­si­zione da parte di un “gigante del Web”. In molti indi­cano in Goo­gle l’acquirente ideale, ma per­so­nal­mente non vedo il motivo per una mossa di que­sto genere da parte di “big G”. Comun­que sia i rumors diven­tano sem­pre più insi­stenti ed un per­so­nag­gio di spicco di una banca d’affari spiega, in maniera tanto sin­te­tica quanto effi­cace, le ragioni per le quali è ormai ine­vi­ta­bile la ven­dita della piat­ta­forma di micro­blog­ging da 140 caratteri

Economist Revenues

Altre noti­zie e segna­la­zioni su media e comu­ni­ca­zione nella nostra pagina Face­book e, ovvia­mente, su Twit­ter. Buona lettura.


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