Una selezione ragionata delle notizie di oggi su media, giornalismi e comunicazione da non perdere.
- Instagram — L’uso di Instagram continua ad essere in crescita, anche in Italia, con una crescita del 14% di utenti attivi secondo gli ultimi dati disponibili. IJNet pubblica un interessante riepilogo di come 5 testate, con caratteristiche molto diverse tra loro, lo stiano usando. Idee che, se la vostra testata o il vostro brand non sono ancora su Instagram, potrebbero esservi d’ispirazione.
- Abecedario — 63 termini sul digital advertising che ogni marketer dovrebbe conoscere, da above the fold a view through passando per demand-side platform e conversion pixel.
- Clickbait — Il vero costo del clickbaiting è la perdita di fiducia da parte delle persone nei confronti della testata. Fatevi i vostri conti…
- Kindle Unlimited — Gli autori dei libri da circa un paio di mesi vengono pagati da Amazon in base alle pagine lette. I dati diffusi dicono che mediamente vengono remunerati $ 0.00576 [€ 0.0050] a pagina.
- Digital Media Consumption — Secondo i dati di comScore la fruizione di media digitali negli USA è cresciuta del 49% negli ultimi due anni. Quello che è interessante notare è come dai dati emerga un fortissima crescita della fruizione attraverso gli smartphone ed ormai PC e telefoni siano i device utilizzati più comuni, quasi a pari merito. I tablet invece continuano a rappresentare un quota relativamente marginale. Insomma, i tablet non sono per la fruizione delle news ma per altre attività “ricreative”; meglio tenerne conto.
- Social Media Tools — Il detto un’immagine vale più di mille parole è sempre più vero e valido. Ecco allora un ampio elenco di 23 tools per creare, modificare, migliorare le immagini da postare sui social. Utile.
- Acquisizione di Twitter - La crisi di Twitter da giorni genera rumors sulla possibile acquisizione da parte di un “gigante del Web”. In molti indicano in Google l’acquirente ideale, ma personalmente non vedo il motivo per una mossa di questo genere da parte di “big G”. Comunque sia i rumors diventano sempre più insistenti ed un personaggio di spicco di una banca d’affari spiega, in maniera tanto sintetica quanto efficace, le ragioni per le quali è ormai inevitabile la vendita della piattaforma di microblogging da 140 caratteri