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Creato il 07 ottobre 2015 da Pedroelrey

Una sele­zione ragio­nata delle noti­zie di oggi su media, gior­na­li­smi e comu­ni­ca­zione da non perdere.

  • I Momenti di Twit­ter — Twit­ter lan­cia “Moments”, “il meglio di Twit­ter in un  instante”, come viene scritto nell’articolo che uffi­cia­lizza la nuova carat­te­ri­stica della piat­ta­forma di micro­blog­ging da 140 carat­teri [per il momento]. Con Moments dai nostri smart­phone potremo acce­dere ad una nuova tab, carat­te­riz­zata da un pic­colo ful­mine, gra­zie alla quale sarà pos­si­bile avere un elenco di noti­zie di rilievo in tempo reale. Inte­res­sante pro­po­sta, anche, per i gior­na­li­sti per indi­vi­duare temi rile­vanti in tempo reale.
  • Orga­niz­za­zione del Lavoro — Solo pochi giorni dopo aver annun­ciato di avere 2.1 milioni di abbo­nati [carta + digi­tale], il NYTi­mes ora, in una nota inviata al pro­prio staff, rivo­lu­zione il flusso di lavoro e crea un gruppo di lavoro indi­pen­dente per la ver­sione car­ta­cea del gior­nale. Nella nota si spiega che que­sto con­sen­tirà di non essere più dipen­denti dai ritmi impo­sti dall’uscita del gior­nale che con­ti­nua­vano a con­di­zio­nare anche il lavro svolto per le altre piattaforme.
  • La Vita Attra­verso la Lente degli Insta­gram­mers — Face­book rila­scia un nuovo rap­porto su come mas­si­miz­zare il coin­vol­gi­mento su Insta­gram. “Life Through the Lens of Insta­gram­mers”. Il rap­porto si basa su  “The Crea­tive Lens” [stu­dio a cura di Spar­kler com­mis­sio­nato da Insta­gram sulle per­sone di età 18–34 in Ger­ma­nia, Fran­cia e UK, ad Aprile 2015]  e sui dati interni di Insta­gram aggior­nati  a Set­tem­bre 2015 ed offre spunti di grande inte­resse sul social visual più in voga del momento.
  • Modelli di Busi­ness 2.0 — Rega­lare tablet ai let­tori e [ri]pensare i gior­nali come un “Net­flix delle noti­zie” potrebbe essere l’antitodo alla crisi. Secondo Mat­thew Brooks, di Mac­qua­rie Research, “As yet there is no digi­tal com­pany that domi­na­tes the news cate­gory in the same way as Ama­zon in retail, Net­flix in video, and Goo­gle in search. “We the­re­fore see an oppor­tu­nity for new­spa­pers to invest with a view of beco­ming the Net­flix of News.” Ipo­tesi che secondo le simu­la­zioni effet­tuate abbat­te­rebbe signi­fi­ca­ti­va­mente i ricavi ma farebbe, final­mente, uscire dal rosso i mar­gini [ri]tornando ai profitti.
  • Un Decen­nio di Adver­ti­sing su You­Tube - Susan Woj­cicki, CEO di You­Tube, ha con­di­viso la sto­ria delle sue evo­lu­zioni durante l’ultimo decen­nio. Il con­fronto è, natu­ral­mente, con la tele­vi­sione e sull’interattività che la TV non con­sen­ti­rebbe. Ne nasce un elenco di 10 punti di buone pra­ti­che da seguire al momento di pro­durre uno spot per la piat­ta­forma social di video.
  • [S]Fiducia nei Mass Media — Secondo il rap­porto annuale pro­dotto da Gal­lup solo 4 ame­ri­cani su 10 avreb­bero fidu­cia in gior­nali, TV e radio. In par­ti­co­lare per la fascia di età 18–49 anni si è pas­sati dal 55% di per­sone che ave­vano “Molto o abba­stanza fidu­cia” nei mass media all’attuale 36%.
  • Anti-Social Ads — Apple ha appro­vato un’applicazione che bloc­che­rebbe sia gli annunci pub­bli­ci­tari nelle app native, quale ad esem­pio Apple News stessa, e soprat­tutto gli ads di Face­book. Sta diven­tando dav­vero, come giu­sta­mente ha detto Doc Searl, il più grande boi­cot­tag­gio della sto­ria. Un chia­ris­simo segnale di come la comu­ni­ca­zione pub­bli­ci­ta­ria tra­di­zio­nale abbia fatto il suo tempo.

Instagrammers

Altre noti­zie e segna­la­zioni su media e comu­ni­ca­zione nella nostra pagina Face­book e, ovvia­mente, su Twit­ter. Buona lettura.


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