Una selezione ragionata delle notizie di oggi su media, giornalismi e comunicazione da non perdere.
- Saluti & Baci — Dopo le dimissioni di Pietro Scott Jovane, prima il Cdr del Corriere della Sera fa il punto della situazione e poi arrivano le considerazioni del Cdr della Divisione Periodici a rincarare la dose. Saluti e baci…
- Social Media Manager — OVS, la catena di abbigliamento, cerca un social media manager. Da quanto si riesce a capire dall’annuncio sembra una posizione senior. Opportunità certamente interessante che fornisce lo spunto per domandarsi come mai in Italia nelle offerte di lavoro non venga quasi mai fornita la retribuzione orientativa contrariamente a quanto avviene altrove.
- Playboy — L’edizione statunitense del magazine che ha infiammato i cuori, e non solo, di intere generazioni è passata da 5.6 milioni di copie del 1975 alle attuali 800mila. È per questo che da marzo la rivista avrà un restyling che va ben oltre la semplice revisione grafica e, ad esempio, elimina il nudo dalle proprie pagine. Secondo quanto riporta il NYTImes infatti, il 40% dei ricavi deriva dal licensing per prodotti che vanno dal profumo alla bigiotteria e si teme che le nudità possano condizionare negativamente il trade e la distribuzione. La fine di un’era.
- Bannare i Banner — Dopo anni che circolano statistiche e dati sull’inefficacia dei banner, arriva ora IAB UK a decretare che i banner non funzionano e che, teoricamente, devono essere visti 1250 volte prima che ci si clicca sopra una volta. Benvenuti nel mondo reale.
- Cogito ergo Innovo — Appuntamento ad EXPO2015 con “Cogito ergo Innovo” e quattro hackaton aperti a chiunque desideri mettere le “mani in pasta” e tornare a casa con qualcosa in più di utile nel proprio bagaglio di conoscenze, personale.
- Financial Times — In arrivo a breve il nuovo sito del Financial Times. Tempi di caricamento ridotti dell’85% e possibilità di personalizzare l’home page le principali novità, secondo quanto riportato.
- Accelerated Mobile Pages — Il nuovo prodotto di Google, in collaborazione con i publisher di tutto il mondo, spiegato bene da Frédéric Filloux.