Una selezione ragionata delle notizie di oggi su media, giornalismi e comunicazione da non perdere.
- Advertising Online — Pubblicati i dati di settembre relativi agli investimenti pubblicitari online in Italia. Il fatturato delle concessionarie aderenti a Fcp-Assointernet cresce a settembre del +4,6%. Complessivamente il terzo trimestre fa segnare un incremento del +2,9% rispetto al 2014. Il progressivo dei primi 9 mesi dell’anno vede ancora il mercato in flessione dell’1.3%, peggiore il risultato del solo display web che segna il –2.1% rispetto al 2014. Eppur si muove…
- World Trends in Freedom of Expression and Media Development — Nell’ International Day to End Impunity for Crimes against Journalists, l’UNESCO pubblica il rapporto World Trends in Freedom of Expression and Media Development – Special Digital Focus 2015 che esplora le opportunità e le sfide da vincere per la libertà di stampa nell’era digitale. Da leggere!
- Multiscreen — Intervista al Presidente e Direttore Operativo di “Onion”, la rivista satirica statunitense con quasi 20 anni di vita, che racconta come mantenere l’attenzione dell’audience in un mondo multi-schermo. Istruttivo.
- Paywall — A poco più di due anni di distanza dall’introduzione del paywall, The Sun, il principale tabloid scandalistico britannico noto anche per la controversa pagina 3con donnine succinte, annuncia che dal 30 novembre eliminerà il blocco e tutti i contenuti ritorneranno ad essere fruibili gratuitamente. Lasciate ogni speranza…
- Community Management - Jerry Daykin, digital partner di Carat Global, spiega che a suo modo di vedere è arrivata l’ora di ripensare il community management. Meno contenuti ma di maggior valore per creare “momenti memorabili” per il pubblico di riferimento. Sicuramente è un pezzo della strada da percorrere.
- Content Curation — Un utile elenco di 11 risorse per la content curation ed il team work. Non ne conoscevo circa la metà di quelli indicati. Da provare.
- Ricambio Generazionale - L’editore del The New York Times, Arthur Sulzberger Jr., lunedì durante il meeeting annuale “State of The Times” ha annunciato che entro un paio di anni verrà nominato il proprio successore affermando: “I’ve been in my role as publisher for more than 20 years and I’ve hit my mid-sixties, so it should come as no surprise that the task of choosing my successor has begun”. Sul processo con il quale verrà scelto il successore e sul fatto che a 64 anni il padrone di un’impresa decida che sta arrivando il momento di mettersi da parte abbiamo molto da imparare a queste latitudini.