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Creato il 06 novembre 2015 da Pedroelrey

Una sele­zione ragio­nata delle noti­zie di oggi su media, gior­na­li­smi e comu­ni­ca­zione da non perdere

  • L’Implosione di un Brand — Prima del die­sel­gate, come l’hanno deno­mi­nato i media, le cita­zioni di Volk­swa­gen erano circa 10mila al giorno. Numero che è bal­zato ad oltre 100mila durante i primi giorni dello scan­dalo e, a più di un mese di distanza, resta da 2 a 4 volte supe­riore al pre-crisi. Una valanga di cita­zioni che nell’81% dei casi è nega­tiva secondo l’analisi di Repu­ta­tion Mana­ger. Secondo quanto ripor­tato, in Ita­lia, ad otto­bre i prin­ci­pali brand del gruppo hanno regi­strato il seguente anda­mento: Volk­swa­gen –6,85%, Seat –11,17% e Skoda –0,23%, men­tre Audi è cre­sciuta del 18,06%. Ten­denza che pare essere dif­fusa a livello mon­diale con la per­dita della lea­der­ship del mer­cato da parte della casa auto­mo­bi­li­stica tede­sca in favore di Toyota. L’implosione di un brand…
  • Ma che Musica Mae­stro — Face­book intro­durrà anche la musica nel news feed. Per il momento solo per iPhone sarà pos­si­bile cari­care, ed ascol­tare, 30 secondi di un brano musi­cale tra quelli pre­senti su Spo­tify e/o Apple Music. I brani potranno essere sal­vati e/o acqui­stati nei rispet­tivi store musi­cali. La musica ha tro­vato un nuovo canale di distri­bu­zione e ven­dita, e le news?
  • Video Kil­led the TV Star - Le imprese stanno rive­dendo e ripen­sando l’allocazione degli inve­sti­menti pub­bli­ci­tari con uno spo­sta­mento dei bud­get [visto che siamo nell’epoca dell’anno in cui que­sto viene pia­ni­fi­cato] del 10% dalla TV al video adver­ti­sing digi­tale secondo il report basato sull’analisi di 300 brand, agen­zie e publi­shers. Per andare incon­tro a que­sta ten­denza arriva anche in Ita­lia Goo­gle Pre­fer­red la nuova solu­zione pub­bli­ci­ta­ria che con­sen­tirà ai brand di acce­dere al con­te­nuto più gra­dito dalla loro audience su You­Tube, che per ren­dere più age­vole l’integrazione con le stra­te­gie di pia­ni­fi­ca­zione tele­vi­sive è costruito con un’offerta per tar­get socio-demo tipica delle stesse. Bye, bye…
  • Twit­ter — Dopo la con­tro­versa intro­du­zione del cuo­ri­cino in sosti­tu­zione della stel­lina dei pre­fe­riti adesso la piat­ta­forma di micro­blog­ging da 140 carat­teri intro­duce una public policy per la tra­spa­renza e Twit­ter for Good, mala­mente tra­dotto in Twit­ter per Bene­fi­cenza, per favo­rire una mag­giore com­pren­sione, ugua­glianza e oppor­tu­nità nei Paesi in cui opera. L’iniziativa segue alla recente intro­du­zione del cen­tro di sicu­rezza di Twit­ter con regole e stru­menti per ado­le­scenti, fami­glie e docenti. Lode­vole ini­zia­tiva forse un po’ insi­pida, poco sedu­cente ed inte­res­sante per come presentata.
  • Insta­gram­mers —  Non vi è dub­bio che Insta­gram sia, anche in Ita­lia, il social del momento con una cre­scita espo­nen­ziale che gli ha con­sen­tito di supe­rare anche Twit­ter per numero di utenti attivi nel mese come non ha man­cato di sot­to­li­neare Mark Zuc­ker­berg non più tardi di ieri nel suo com­mento ai risul­tati del terzo tri­me­stre e secondo alcuni ana­li­sti la sua valu­ta­zione si aggi­re­rebbe intorno ai 37 miliardi di dol­lari. Guar­dando la lista dei top 100 insta­gram­mers per numero di fol­lo­wers, esclu­dendo brand e aziende, non si può non notare come que­sti siano pre­va­len­te­mente per­so­naggi famosi del mondo dello spet­ta­colo [e dello sport]. Adesso spiamo dal buco della ser­ra­tura di casa delle cele­bri­ties anche via social, tutto cam­bia per­chè nulla muti…
  • Social Media ROI — Sono anni che si parla, e si stra­parla, su quello che è il vero man­tra del social media: il ROI. Se comu­ne­mente ci si rife­ri­sce al ritorno sull’investimento non è da sot­to­va­lu­tare il ritorno sull’influenza eser­ci­tata come para­me­tro qua­li­ti­tivo. Ma è sul come misu­rare che spesso si accen­dono accesi dibat­titi. Pre­messo che non esi­stono para­me­tri uni­ver­sali, ma le metri­che devono essere adat­tate a quelli che sono gli obiet­tivi e le moti­va­zioni di pre­senza cor­po­rate sui social, Sim­ply Mea­su­red con­tri­bui­sce a fare chia­rezza sul tema. Da stam­pare ed appen­dere in ufficio.
  • Pub­bli­cità a Favore del Blocco della Pub­bli­cità -  Shine, ad-blocking com­pany Israe­liana, ha acqui­stato una pagina sul Finan­cial Times con­tro l’Advertising Inter­net Bureau. Nell’annuncio, con l’immagine di Muham­mad Ali, si legge “The @iab knew we could block. Now they know we can punch, too.” ed è con­te­nuto il link ad una lan­ding page che elenca tre recenti cita­zioni di player dell’advertsing online. A la guerre comme a la guerre.

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Altre noti­zie e segna­la­zioni su media e comu­ni­ca­zione nella nostra pagina Face­book e, ovvia­mente, su Twit­ter. Buona lettura.


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