Una selezione ragionata delle notizie di oggi su media, giornalismi e comunicazione da non perdere.
- Giornalisti Pagati a Provvigioni — Secondo quanto riportato, Slant, testata d’informazione lanciata a luglio di quest’anno, pagherebbe i propri giornalisti a pagine viste, a click, con il 70% dei ricavi generati dall’advertising. A titolo esemplificativo, un’articolo scritto da uno dei giornalisti afferma che un suo articolo che ha ottenuto 966 views gli sarebbe stato pagato $3.24 , ovvero $3.35 per 1.000 views. No comment…
- Toto Nomine — A meno di un giorno dall’annuncio delle dimissioni di Mario Calabresi è già terminato il “toto nomine”. Ieri infatti il consiglio di amministrazione di Itedi ha annunciato la nomina di Maurizio Molinari come direttore de La Stampa e direttore editoriale di Itedi [quindi anche Secolo XIX]. Ad entrambi vanno gli auguri miei personali, e quelli di tutti i componenti di DataMediaHub, di buon lavoro per le sfide che li attendono.
- Barbie Spiona — The Guardian segnala che la versione dotata di wi-fi della celebre bambola, lanciata pochi giorni fa, può essere hackerata ed essere utilizzata come sistema di sorveglianza a distanza. Hello Barbie, questo il nome della versione recentemente commercializzata, è stata lanciata come la prima bambola interattiva al mondo. Anche troppo, pare.
- Quanto è “Smart” l’Europa - Flurry Insights ha esaminato le tendenze nell’uso dei dispositivi mobili e delle app in 10 nazioni europee, Italia Inclusa. Ad eccezione di Polonia ed Ucraina il nostro Paese è al fondo della classifica, tanto per cambiare.
- Percorso di Acquisto — Una “chiacchierata” tra Lisa Gevelber, VP of Marketing Google, e David Edelman di McKinsey, su come identificare, e sfruttare a proprio favore, i micro-momenti durante il percorso di acquisto che la diffusione del mobile ha creato. Da leggere assolutamente.
- Consumi Mediatici — TNS ha analizzato i consumi mediatici di 60.500 internet users in 50 nazioni, compresa l’Italia, segmentandoli per 3 generazioni: Baby boomers [46–65 anni] Gen X [31–45] e Millennials [16–30]. Circa 7 millennials su 10 usano le applicazioni di instant messaging quotidianamente [nel 2014 era il 43%] e circa due ore al giorno sono spese per video on-demand e show TV su the Internet. Gli autori della ricerca, a commento dei risultati, spiegano: “As brands race to catch up with consumers and stay up-to-date on the newest platforms, they need to address two challenges. Firstly, they need to make sure they are focusing on the content-driven, shareable campaigns that really cut through with this user group. Secondly they need to not to fall into the trap of assuming that older customers can be easily targeted solely through traditional media. Patterns of behaviour are also shifting among these groups and their higher spending power means tailored messaging and media plans are essential”.
- Notizie & Commenti — Il NYTimes ha profilato 14 dei suoi “top commentatori” usando uno strumento di analisi di quali siano stati i commenti più piaciuti, più raccomandati dagli altri lettori, e pubblicato il loro profilo sul proprio sito. Un miglioramento interessante rispetto al commento del giorno che ho introdotto quando ho lavorato come social media editor per La Stampa.