Una selezione ragionata delle notizie di oggi su media, giornalismi e comunicazione da non perdere.
- Il 2015 su Twitter — Twitter, come di consueto, pubblica the #YearOnTwitter, con l’elenco delle voci e delle tendenze più popolari per il 2015 sulla piattaforma di microblogging da 140 caratteri. Se nella sintesi effettuata emergono tutti i valori positivi di Twitter, il dettaglio con l’elenco dei più ritwittati e delle tendenze top vede in cima alla classifica i One Direction, band musicale che teoricamente avrebbe poco a che fare con un pubblico tech ed evoluto quale dovrebbe essere quello dell’uccellino blu. Come diceva quel tale, il mondo è bello perchè è avariato…
- L’Interazione Vince — Una nuova ricerca, condotta da Mi Rosie Jahng, assistant professor del Hope College e da Jeremy Littau, assistant professor della Lehigh University, pubblicata dall’American Press Institute, [di]mostra che l”interazione da parte dei giornalisti con il pubblico, con le persone, su Twitter accresce il loro valore e la loro credibilità. Markets are conversations, remember?
- Communities - Ernst-Jan Pfauth, publisher e co-fondatore di De Correspondent’, racconta a Journalism.co.uk i cinque modi con i quali la testata costruisce communities intorno al proprio giornalismo ricavando oltre 2.5 milioni di euro dai suoi lettori. Mettere la persone al centro non è un opzione è LA scelta da fare.
- Instagram 2015 - Instagram ha diffuso l’elenco delle 100 destinazioni turistiche più fotografate. Le prime tre sono: Disneyland in California, Times Square a New York e Central Park, sempre a New York. Nella top 20, oltre a Disneyland in California si trovano altri tre parchi di attrazione della Disney. E c’era chi cantava “alla fiera dell’est per due soldi un topolino mio padre comprò”…
- Ad Blockers — Secondo i dati pubblicati da eMarketer solamente il 17% dei publisher statunitensi riescono a tracciare quante delle persone che accedono al loro sito utilizzano un sistema per bloccare gli annunci. La situazione, se possibile, peggiora ulteriormente quando gli viene chiesto se hanno una strategia per gestire il fenomeno, domanda alla quale risponde positivamente solo il 14.5%. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
- User-Generated Content — I millenials si fidano degli UCG per un 50% in più rispetto ai media tradizionali e l’indice di memorabilità è del 35% maggiore. Al riguardo è stato pubblicato un utilissimo elenco di 20 piattaforme per costruire, per aggregare user-generated content. Magari vi vien voglia di provarne qualcuna, eh!
- Come si Informano i Giornalisti di Domani - Gli studenti che frequentano il corso di “Linguaggio giornalistico” dell’Università di Padova hanno dato la loro visione in una sorta di “autointervista”, un lavoro in coppie in cui a turno si sono chiesti con quali mezzi vengono a contatto, quotidianamente, con la realtà giornalistica. Le interviste mettono in luce come vi sia alternanza tra “nuovi” e “vecchi” media con un leggero sbilanciamento sui primi, e come vengano seguite versioni cartacee e on-line di giornali, telegiornali, radiogiornali, libri di impronta giornalistica, dando una visione interessante sull’approccio degli studenti, da fruitori, a un mondo che, si spera. contribuiranno presto a formare.