Di Vex’d vi ho già parlato qualche anno fa in occasione del loro brano Angel con un post dal titolo Epicentro. Il duo, composto da Jamie Teasdale e Roly Porter praticamente si è dissolto ma ha lasciato un album postumo, Cloud seed, con i brani composti tra il 2006 e il 2007 ricco di spunti per andare oltre il Dubstep e vedere cosa succede e di cose ne succedono tante in questo album. I paesaggi sonori sono sempre le periferie urbane desolate, notturne e cupe che incutono angoscia o quasi terrore. Le influenze sono più ambient e industrial. Ritmi opprimenti, suoni netti con preziose sfumature. Un album sperimentale ricco di spunti che metterà a frutto qualcun altro o loro stessi con altri progetti differenti da Vex’d. Il brano più maturo, a mio parere, è Heart Space un dub classico dove il carattere di Vex’d si esprime nei dettagli.
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