Salve a Tutti, premesso che ritengo tutti i lavori assolutamente dignitosi è tuttavia indubbio dire che alcuni sono “peggiori” di altri.Quindi Vi chiedo, rispondendo di getto, in Italia qual è il lavoro rinomato per essere il “peggiore” nel rapporto Guadagno/Tutele?Verrebbe da dire l’operatore di Call Center per 1001 motivi: inquadramento contrattuale precario, retribuzione modesta ecc.Ed invece, udite udite, si è appreso solo recentemente che questo mestiere potrebbe perdere la “Palma D’Oro” di “Peggiore” per far spazio ad un altro di cui se ne parla troppo poco.Infatti l’articolo di oggi prende in esame un fatto accaduto tempo fa presso le sedi romane di Sda di cui nessun media ha fatto parola ad eccezione di qualche giornale. Ricordiamo che stiamo parlando di una società controllata da Poste italiane S.p.A., azienda privata ad alta partecipazione statale.50 Ispettori del lavoro hanno fatto qualche controllo ed è emerso che i corrieri, a conti fatti, non percepiscono cifre superiori ai 5 Euro l’Ora.Questi soldi tuttavia dervivano solo per un terzo dalla retribuzione effettiva, poichè il resto è suddiviso in busta paga da Trasferte e Premi.Sda ovviamente non può negare nulla (beh, davanti all’evidenza….) tuttavia “scarica” la colpa alle ditte appaltatrici le quali (di fatto) assumono dipendenti alle condizioni sopraccitate per un complesso circolo vizioso che andiamo ad analizzare nel dettaglio:- Poste Italiane usufruisce di Sda per la consegna mediante il canale di Corriere Espresso (es. consegna Pacchi ecc.).
- Sda, essendo controllata da Poste Italiane, di fatto applica le tariffe che le vengono imposte. Ovviamente la controllante paga dei prezzi bassissimi.
- Sda, riuscendo a stento a rientrare nei costi a causa della controllante, “scarica” a sua volta il lavoro alle ditte appaltatrici.
- Le ditte, per non andare in perdita, devono attuare dei tagli “selvaggi” in tutto ciò che è costo vivo. In prima fila ovviamente i dipendenti.
Questo fenomeno prende più genericamente il nome di “DUMPING” Da Wikipedia Con il termine inglese dumping si indica una procedura di vendita di un bene o di un servizio su di un mercato ad un prezzo inferiore rispetto quello di vendita (o, addirittura, a quello di produzione) del medesimo prodotto sul mercato di origine (mercato di esportazione). E’ sorprendente che a guidare la carica dello sfruttamento, insomma, sia un’azienda statale proprio mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano invita tutti a vigilare contro il lavoro nero e le irregolarità. Sda non esclude tassativamente che si siano verificati casi di «inadempimenti» contrattuali dei fornitori nei confronti dei lavoratori, ma nega di esserne la causa e assicura che attua tutti i controlli possibili: «Non vi è alcuna costrizione da parte di Sda sulle tariffe contrattuali che vengono determinate dal mercato tenuto conto delle esigenze del mercato stesso». Che Sda operi in dumping, però, lo suggerisce anche il deputato Daniele Toto di Futuro e libertà che in un’interrogazione Interrogazione SDA basata sui dati di bilancio svela il paradossale meccanismo finanziario alla base della faccenda. Sda ha chiuso gli ultimi due bilanci in passivo (34 milioni di euro nel 2010 e 24 l’anno precedente) anche a causa del «mancato o parziale pagamento dei servizi da parte della controllante», cioè Poste che così abbellisce il suo bilancio. Per non finire a gambe all’aria Sda ha ricevuto dalle stesse Poste, che non hanno certo problemi di liquidità, un finanziamento di 25 milioni di euro più 56 milioni di affidamenti sul conto inter-societario. Cioè Poste è allo stesso tempo debitrice commerciale e creditrice finanziaria di Sda. In pratica le perdite di Sda vengono sostenute dalle Poste e in ultima istanza sovvenzionate dal contribuente italiano, cioè tutti noi, costretti ad essere gli involontari complici del dumping e dei 5 euro all’ora agli schiavi dei pacchi. Alla fine dei giochi risulta che: Poste Italiane mantiene un bilancio assolutamente positivo, mentre Sda è costretta (nonostante il subappalto) a mettere mano ai Conti (negli ultimi 2 anni perdite per 58 milioni di Euro) facendosi FINANZIARE da…. indovinate un pò? Poste Italiane! E le Ditte Appaltatrici? Beh, loro pagano i dipendenti 5 Euro l’ora…, non considerando i continui furti che i cittadini subiscono da questi “corrieri”.A pensar male si fa peccato ma,…..certe volte ci si azzecca!WebRepcurrentVotenoRatingnoWeighthttp://feeds.feedburner.com/blogspot/sHlyJTags: corrieri, lavoro, Tag