potatura kiwi

Creato il 08 marzo 2013 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Il kiwi è il frutto agrodolce di una specie rampicante chiamata actinidia chinensis. La pianta, originaria dell’Asia e della Nuova Zelanda, è ormai abbondantemente coltivata anche in Italia, che è diventato uno dei principali produttori di kiwi. La pianta, come tutte le specie da frutto, ha necessità di essere potata. La potatura serve a migliorare la produzione, sia in senso quantitativo che qualitativo, ma anche il portamento e la rea estetica della pianta. Sulla produzione dei frutti incidono anche le caratteristiche di questa pianta, che presenta fiori dioici, cioè fiori maschili e femminili presenti su piante diverse. Quindi, per avere una resa produttiva equilibrata occorre coltivare almeno una pianta maschile ogni cinque piante femminili. La potatura del kiwi è simile alla vite, ma meno drastica rispetto a questa pianta, perché la produzione, come già detto, è condizionata da alcune caratteristiche vegetative totalmente differenti dalla vite.

Caratteristiche


Il kiwi, lo abbiamo accennato al precedente paragrafo, è il frutto agrodolce della pianta rampicante conosciuta come actinidia chinensis, specie asiatica, australiana e neozelandese importata nel Ventesimo secolo anche in Europa. Oggi, il kiwi è coltivato in gran parte d’Italia, da Nord a Sud, con una maggiore concentrazione produttiva compresa tra Veneto, Piemonte, Friuli, Lazio, Puglia, Campania e Trentino. Quest’ultima regione è stata in realtà la prima ad avviare la coltivazione del kiwi. La pianta è molto vigorosa, ricca di rami e di frutti. La potatura deve essere regolare, periodica e decisa, ma non troppo drastica e violenta. In genere bisogna saper distinguere i rami produttivi da quelli che non lo sono. I primi si possono accorciare o alleggerire con la cimatura o lasciandovi un numero determinato di gemme, mentre i secondi si possono completamente eliminare. Durante la potatura vanno eliminati anche i succhioni ( grossi rami sterili) che si sviluppano alla base della pianta.

Come procedere


La potatura del kiwi, come già detto, è simile a quella della vite, solo che i rami si lasciano più lunghi rispetto alla stessa e con un numero maggiore di gemme, perché il kiwi può reggere un numero maggiore di frutti sullo stesso ramo. La potatura inizia tagliando alla base i rami che hanno portato frutti nell’anno precedente; sui rami che devono ancora fruttificare si lasciano circa cinque o sei gemme. Durante la stessa operazione, si procede a eliminare i succhioni, i rami danneggiati o spezzati o quelli che si intrecciano troppo tra loro impedendo il passaggio dell’aria e della luce tra le foglie. In alcuni territori, oltre alla potatura standard o di produzione, si preferisce praticare anche una potatura di ringiovanimento. Questa tecnica va effettuata solo ogni due o tre anni e consiste nell’accorciare molto tutti i rami e nel lasciarne solo due portanti tre o al massimo quattro gemme. La potatura di ringiovanimento rafforza la pianta, stimolandone la vigoria vegetativa. Durante l’anno in cui si saranno accorciati i rami, non si avrà una produzione abbondante e potrebbe anche accadere di non avere alcuna fruttificazione, ma negli anni successivi si otterranno frutti numerosi, abbondanti e gustosi. Dopo la fruttificazione del kiwi è buona norma non procedere ad alcun taglio, ma solo alla cimatura ( rimozione dei germogli apicali). La cimatura deve riguardare i rami fruttiferi dell’apice, togliendo fino a due o tre foglie vicine all’ultimo frutto. I rami senza frutti, invece, si possono accorciare leggermente.

Quando e come potare


La potatura del kiwi va effettuata a febbraio o marzo o a fine inverno nelle zone dove si verificano forti gelate. I tagli dei rami devono essere effettuati con forbici o cesoie per potatura ben disinfettate e pulite, sia prima che dopo l’uso. I tagli devono essere eseguiti con guanti sterili per potatura. Dopo la potatura bisogna eliminare dalle forbici tutte le resine e le sostanze liberate durante i tagli. L’igiene degli attrezzi è, infatti, fondamentale per impedire la trasmissione di gravi patologie ( virali, batteriche o fungine) alla pianta. Prima di potare bisogna coltivare il kiwi in condizioni adatte alle sue funzioni vegetative. La pianta, infatti, non ama le correnti d’aria, i terreni umidi e i ph basici o alcalini ( ph superiore a sette). Queste condizioni possono bloccare la fruttificazione del kiwi, e nessuna potatura, periodica, lieve o drastica, potrà riportarla alla normalità. Al contrario, la potatura del kiwi può portare a dei risultati sorprendenti se la pianta è coltivata su terreni acidi e con le adeguate concimazioni e irrigazioni. La fruttificazione viene stimolata dalla concimazione organica a base di stallatico, da somministrare una volta all’anno, mentre le irrigazioni devono essere abbondanti solo in caso di siccità. Il terreno, però, non deve restare inzuppato o presentare acqua stagnante, perché la pianta può sviluppare dei marciumi che ne bloccano sia la crescita che la fruttificazione. Se le condizioni colturali sono esatte, gli interventi di potatura potranno certamente migliorare sia il portamento della pianta che la sua fruttificazione.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • ACCADEMIA DEI GEORGOFILI - TAVOLA ROTONDA QUALE FUTURO PER L’AGRICOLTURA...

    COMUNE DI GALATINA ACCADEMIA DEI GEORGOFILI TAVOLA ROTONDA QUALE FUTURO PER L’AGRICOLTURA SALENTINA Lunedì 29 giugno 2015 - Ore 10,00 Municipio di... Leggere il seguito

    Il 27 giugno 2015 da   Antoniobruno5
    ECOLOGIA E AMBIENTE, GIARDINAGGIO
  • letture verdi per l’estate 2015 – 1

    I libri sono spesso fedeli compagni delle vacanze estive. Nelle librerie sono sempre più numerosi i testi che trattano il tema del giardinaggio, un chiaro... Leggere il seguito

    Il 27 giugno 2015 da   Aboutgarden
    GIARDINAGGIO, HOBBY, LIFESTYLE
  • Fiore di cactus

    È stato qualche giorno fa che ho notato una piccola protuberanza scura e pelosa uscire dalla mamillaria – uno dei generi più diffusi di cactacee. Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Ortoweblog
    GIARDINAGGIO, HOBBY
  • Le piante succulente

    Diversamente dalle Cactacee e dalle Agavacee, le succulente, nella maggioranza dei casi, crescono in ambienti caratterizzati da un lungo periodo di siccità che... Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Lory663
    GIARDINAGGIO, HOBBY, I NOSTRI AMICI ANIMALI
  • Come in un libro di fiabe (su Houzz)

    Landscape in stile Rustic di CLC Landscape Design, Architetti e Designer del Paesaggio, Ringwood Il mio articolo sui giardini incantati -su Houzz “Tu! dov’è la... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Lidiazitara
    GIARDINAGGIO, HOBBY
  • Le piante grasse pag_2

    Le piante grasse sono caratterizzate dalla capacità di immagazzinare acqua nei tessuti, queste piante presentano forme svariate e spesso bizzarre e fioriture... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Lory663
    GIARDINAGGIO, HOBBY, I NOSTRI AMICI ANIMALI