Un riconoscimento economico per i familiari degli ammalati che li assistono quotidianamente e senza possibilità di interruzione. Contributi fino ad un massimo di tremila euro al mese per le persone affette da Sclerosi laterale amiotrofica che necessitano di cure domiciliari a titolo oneroso.
Secondo quanto rende noto l’ufficio stampa regionale, si tratta di uno degli aspetti disciplinati dal Programma attuativo regionale per l’esercizio delle risorse assegnate al Fondo per le non autosufficienze (relativo all’anno 2011) per la realizzazione di interventi in tema di Sla, approvato dalla giunta regionale.
Nella nota è anche specificato che “alla Regione Basilicata sono stati assegnati 1.070.000 euro per l’assistenza domiciliare dei malati di Sla, un intervento che si inserisce in un quadro più ampio e strutturato di misure regionali attive tese a favorire la domiciliarità nella rete di servizi per la non autosufficienza”.
“L’obiettivo – spiega l’assessore regionale alla salute, Attilio Martorano – è quello di potenziare l’offerta integrata dei servizi socio-sanitari a favore delle persone affette da Sla, per evitare fratture nella comunità assistenziale o eventuali e gravi situazioni di abbandono da parte delle famiglie. La Sclerosi laterale amiotrofica è una patologia fortemente invalidante. Consentire all’ammalato di essere adeguatamente assistito dai suoi cari e tra le mura domestiche, può rappresentare senz’altro una forma di sollievo per l’ammalato e di riconoscimento motivazionale per il familiare che offre le cure”.