Da qui.
Non voglio scomodare un testo sacro come Watchmen.Ed in effetti il confronto non è proprio adeguato, e qualcuno potrebbe prendersela a male.
Ma mi chiedevo quando avrei potuto leggere una storia di supereroi adulta e matura, che potesse ricordare almeno alla lontana la complessità del fumetto di Alan Moore.
Sarà che si tratta di una storia di origini, del fatto che un fumetto americano mette in luce il peggio della politica e della cultura Americana, del fatto che non vengono risparmiate immagini e parole dure, che torna il tema del "controllo dei controllori" e "il potere va tenuto sotto controllo", ma "Supreme Power" mi è piaciuto. E, pensa un po', viene dalla Marvel (la collana MAX si conferma ancora una volta una garanzia di qualità)
E non importa se i personaggi sono una copia di quelli della JLA della DC Comics, oppure che nella storia si gioca la solita "partita a scacchi cosmica", o che tutta l'impostazione è molto classica. In realtà è proprio per quello che mi piace.
J. Michael Straczynski è bravo. I disegni sono curati. L'impostazione è molto moderna, quasi cinematografica. I dialoghi sono giusti, non verbosi. Si legge bene e si gustano le tavole. Non passerà alla storia, ma io lo consiglio.
Ho recuperato una raccolta dei primi 18 albi uscita in edicola da qualche giorno edita dalla Panini. La storia originale è del 2003 (in italia nel 2004).
Purtroppo ho scoperto che i personaggi tutt'oggi scorrazzano liberi in qualche universo parallelo della Marvel, addirittura tra quelli Ultimate. Peccato. Potevano, al solito, chiudere il ciclo con i primi 18 albi. E cercare di entrare nell'olimpo.