“Potevano scegliere tra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore ed avranno la guerra.”

Creato il 27 marzo 2013 da Cibal @CiroBalzano26

“Potevano scegliere tra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore ed avranno la guerra”.

Così recitava una frase estrapolata dal discorso di Winston Churchill in prossimità del secondo conflitto mondiale quando i “grandi” (Italia,Francia,Gran Bretagna) tornando dall’incontro di Monaco in cui avallarono le richieste di Hitler per l’annessione dei Sudeti, pensavano ingenuamente di aver evitato ,con la loro mossa politica,un conflitto mondiale.
Quindi facendo uso della metafora storica ritorniamo ai giorni nostri e specificatamente a pochi momenti fa quando si è concluso l’incontro formale trasmesso in streaming che ha visto confrontarsi Pierluigi Bersani, il segretario del PD incaricato da Napolitano di vagliare tutte le alternative per formare il governo, ed i referenti alla Camera ed al Senato del M5S ossia Roberta Lombardi e Vito Crimi.
La diretta streaming, oltre ad essere stata una nuova pagina storica del nostro paese, ha offerto numerosi spunti di analisi ma ha , difatti, ribadito ulteriormente la linea di intransigenza professata dal M5S.
Al discorso accalorato e schematico del segretario Bersani, che in maniera coscienziosa cercava di indurre un processo di raziocinio profondo ai rappresentanti Grillini dinanzi ad un momento così critico come quello odierno, dove una nazione come l’Italia ha bisogno necessariamente di un governo per poter uscire dalla crisi, hanno risposto i due delegati riproponendo una scena già vista numerose volte. La Lombardi non perde occasione per essere spocchiosa ed esordisce commentando la prosa Bersaniana con  : “Sembrava di essere a Ballarò” con riuscendo nemmeno ad essere seria in un momento così difficile per il paese, ma questo dovrebbe pensarlo chi l’ha messa in quella posizione di evidente prestigio.
L’incontro è andato avanti anche con un unico intervento del vice-segretario Enrico Letta e con numerose partecipazioni di Vito Crimi.
Quello che si evince da questo confronto è la posizione di intransigenza ,più volte già professata, da parte del Movimento 5 Stelle, che probabilmente spera di ottenere consensi per le prossime elezioni, spingendo sostanzialmente il Partito Democratico a chiedere l’appoggio al PDL, così da formare un governo di larghe intese. L’unica alternativa del direttivo grillino,ripetuta come una cantilena a volte deprimente, è la possibilità di un governo dei cinque stelle, che non si capisce come possa avvenire visto la palese minoranza di senatori rispetto alle altre compagini partitiche. Mi riesce davvero difficile capire.
Nel caso davvero remoto di un governo grillino, mi domando ingenuamente, ma chiederanno la fiducia agli altri partiti?
Perché non so se hanno davvero intuito un’impossibilità per ogni blocco presente in Parlamento tra i tre maggiori (PD-M5S-PDL) di poter governare senza un appoggio esterno di un altro blocco; cioè non è possibile governare con 1\3 del parlamento, ma servono necessariamente i  2\3 per poter avere la fiducia; fiducia che non daranno mai al PD, ma che vogliono nel caso ci fosse un loro governo.
Un paradosso questa volta tutto grillino.

Cibal



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