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Poulet fermier alla cacciatora

Da Jo
Siamo di passaggio a casa per un veloce cambio bagagli prima del Vinitaly dei prossimi giorni ma soprattutto per fare un po' coccole a Nina, ci manca moltissimo la nostra gattina quando siamo in viaggio, sebbene resti in ottime mani.
Ne ho approfittato per cucinare al volo un bel pollo Label Rouge, di quelli veramente allevati a terra liberi e belli... questo ha il piumaggio nero, viene allevato per circa 90 giorni nella Drôme.
Di dimensioni medie, sul chilo e trecento grammi già pulito, necessita di una cottura abbastanza prolungata perchè le sue carni sono ferme.
Come resistere a comprarlo? Io non ne sono davvero capace!
Per cambiare un po' ho rispolverato la ricetta alla cacciatora che mi aveva dato anni fa un anziano riverain dell'Adda, che aveva lavorato per anni in molti ristoranti della zona, chissà come questa ricetta non ha mai fatto parte del ricettario di famiglia!
Ma di ricette alla cacciatora chissà quante ce n'è.
Di mio ho aggiunto i carciofi, il sabato mattina nella centralissima piazza di Beaune dove c'è l'Hospice allestiscono un mercato di contadini che arrivano da molti paesi limitrofi coi frutti dei loro potagers.
Ieri c'erano carciofi ovunque e, al volo, ne ho presi 4.
Una scusa come un'altra per cogliere sia l'opportunità di gustare dei vini di Borgogna, non certo quelli appena riportati a casa, troppo giovani e che necessitano di un adeguato riposo dopo il viaggio, sia per invitare alcuni amici a condividere cibo e vino, Max adora il pollo ma alla cacciatora non gliel'ho mai cucinato.
Per farci del male completeremo l'opera con alcuni formaggi locali...
Dunque, secondo il signor Luigi si fa così...
-ricetta-
1 pollo da 1.3/1.5 kg
2 spicchi di aglio
4 pomodori maturi
aceto, vino bianco
alloro
4 carciofi e altri 2 spicchi di aglio
strutto e olio evo
sale e pepe
Lavo e taglio a pezzi piccoli il pollo, in un tegame metto a scaldare un cucchiaio di strutto (o burro) e un filo di olio con l'aglio in camicia e la foglia di alloro, appena soffrigge metto i pezzi di pollo e li faccio colorire uniformemente da ogni lato prima di sfumare con 2 cucchiai di aceto e 100 ml di vino.
Faccio sfumare a fiamma vivace, poi lascio cuocere a calore più moderato per 10' quindi aggiungo i pomodori spellati e ridotti a filetti e continuo la cottura per altri 40'.
Nel frattempo pulisco e taglio a fettine i carciofi, li faccio rosolare in olio evo e aglio schiacciato con la buccia, li spolvero con un po' di sale e bagno con un mestolino di acqua bollente.
Quando sono teneri ma ancora croccanti spengo e tengo da parte.
Dopo mezz'ora che il pollo sta cuocendo coi pomodori completo coi carciofi, aggiusto di sale e alla fine macino un po' di pepe.
Servo con patate saltate in burro salato e una fragrante baguette, quanto mi piacciono le flûte (come le chiamano loro) a colazione, croccanti e saporite, buone anche da sole, ma con un velo di burro ancora di più.
Un Pinot Nero di Borgogna in abbinamento... bien sûr, il Givry Premier Cru, Clos du Cellier aux Moines, 2006. Il giusto riposo in cantina gli ha regalato tannini di velluto su un corpo di tutto rispetto.
Poulet fermier alla cacciatora

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