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Povera Italia, vendetta, odio, disperazione … ma che sta succedendo?

Creato il 23 agosto 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Lettera a Goodmorningumbria

Riflettevo su questo terribile salto di qualità nei delitti casalinghi. Sempre di gran voga la soppressione della moglie-amante-fidanzata-ex, si sta però affermando un nuovo genere di nefandezza: l’uccisione dei figli.

Questi padri contemporanei cosa hanno in comune con la tragica Medea, donna innamorata e tradita, portatrice della vendetta più atroce perché si serve dei propri figli per punire Giasone?
Apparentemente nulla. Due dei padri assassini contemporanei hanno agito per riavere la libertà o perché glielo diceva una voce.
Ma poi si scopre che negli altri casi ci si trova di fronte a separazioni non accettate o a ruoli di supremazia ormai perduti. E i figli diventano il mezzo attraverso il quale si vuole raggiungere e schiacciare la donna che li ha generati.
La vendetta, l’odio, il rancore profondo, il dolore della separazione, l’umiliazione dell’abbandono, come per Medea, trovano così il loro tragico epilogo nell’assassinio più efferato, nel sangue dei figli.

E io non riesco a non pensare alle madri che sopravvivono a questo scempio, e so che quel coltello nella carne viva lo continueranno a sentire per il resto della loro vita.

Valeria Angelini

 



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