preambolo: se non hai visto Beetlejuice di Tim Burton ti sarà difficile capire alcuni punti. Sorry about that. Ma dove diavolo hai vissuto fino ad adesso??Quando ero piccola e scura ed introversa mi piaceva un film di Tim Burton chiamato Beetlejuice spiritello porcello.
Mi impersonificavo in Lydia, una dei protagonisti, la ragazza strana e oscura che girava per una casa infestata di fantasmi vestita di nero, facendo fotografie e percependo la presenza dei morti. Mi viene in mente questo perchè oggi ho trovato sul tavolo della mia cucina il seguente manuale:
che non è il manuale del perfetto deceduto, il libro per la sopravvivenza agli umani che Juno, l'assistente tombale, regalava ai coniugi Maitland.E' un manuale per la lotta contro ratti e topi.
Perchè vivere a Londra è figo, è fashion, diventi open minded e trendy.
Ma nessuno ti dice che Londra è infestata non dagli spiriti come nel film di Burton, ma dai topi.
Io, povera piccola ragazza bolognese di classe media, sono pronta a tutto, anche ad ingrassare, per rimanere qui nella City. Ma la presenza di una colonia di simpatici animaletti coda-dotati ecco, questo va oltre le mie possibilità di sopportazione. Che mi vanno bene le zaffate di aglio alle dieci per merenda o convivere con una brasiliana in pieno delirio religioso, ma questo no. Ecco no.
Soprattutto perchè uno di questi piccoli e sudici mostri senza una ragione di esistere mi è caduto quasi in testa precipitando dal soffitto. Ma che cazzo pensava di fare, mi chiedo, l'Uomo ragno?
Ora voi ditemi se non sarebbe meglio avere a che fare con un bel gruppo di morti, no ditemi voi.