Delle due, l’una:
o siamo noi gli “abbelinati”, come si dice a Genova e gli australiani, invece, sono troppo avanti.
o siamo noi a essere invece più flessibili, comprensivi e indulgenti e gli australiani sono invece un po’ stronzi.
Perchè io rimango, davvero. Io non so cosa dire.
Mi scappa da ridere, come direbbe la Hunziker (con cui condivido giusto il colore degli occhi)
Avete sentito del test di italiano per gli immigrati-stranieri che vogliono rinnovare il permesso di soggiorno a tempo indeterminato?
Suona male, permesso di soggiorno. Vero? Ogni volta che sentiamo questo termine, scatta lo stereotipo e pensiamo al solito immigrato irregolare, di solito colorato, che parla un italiano tra il pessimo e il maluccio, che cerca di arrabbattarsi come può perchè dal nostro paese proprio non se ne vuole andare.
Ma gli immigrati sono anche altri. Ho conosciuto americani e australiani in Italia con il permesso di soggiorno (si, lo so che è da pazzi lasciare gli Usa o l’Australia per venire qui…ma che posso dirvi….)
E pure noi, italiani emigrati in Australia, pure noi stiamo Downunder con un permesso di soggiorno, che poi non è altro che un documento molto simile al visto. In Italia il visto serve allo straniero per entrare e stare per al massimo tre mesi. Se vuole stare di più, deve richiedere il permesso di soggiorno.
In Australia fanno tutto con il visa, che funge da visto e da permesso di soggiorno. Un documento unico che ti permette, fin dal tuo ingresso, di stare in Australia alle condizioni e termini del visto stesso.
E quindi abbiamo il working holiday visa che è come un permesso di soggiorno temporaneo e c’è, udite udite, la permanent residency, tanto ambita da noi tutti, che non è altro che un visto-permesso di soggiorno permanente.
Come in Italia, per i visti temporanei non si richiede una specifica conoscenza della lingua madre del paese di destinazione. Ma se vuoi trasformare il pezzo di carta in qualcosa di permanente, ecco che arrivano i test.
Fino all’anno scorso non si faceva nessun test di lingua in Italia. Temporaneo o permanente, il permesso di soggiorno veniva approvato senza particolare riguardo alla conoscenza della lingua ( e quindi della cultura) del candidato.
E adesso l’Italia ha deciso che se l’immigrato proprio da qui non se ne vuole andare, per avere l’agognato pezzo di carta deve fare un esamino di italiano.
Si, un esamino. Ho visto il test ed è da vergogna. Si pretende il livello A2 come indicato dall’Ue. Vale a dire un po’ sopra il livello di sopravvivenza!
Lo sapete che livello di conoscenza di inglese ci vuole per ottenere la permanent residency come skilled visa migrant?
Sia che chiedi la residenza permanente dall’Italia o vieni sponsorizzato dall’Italia, il livello minimo è COMPETENT, vale a dire 6 punti in ogni disciplina del test Ielts. Che tradotto con il nostro sistema comunitario è B2
Qui c’è una tabella che potrebbe rendervi il tutto più comprensibile:
CEFR Level A1 = IELTS 1.0-2.5
CEFR Level A2 = IELTS 3.0
CEFR Level B1 = IELTS 3.5-4.5
CEFR Level B2 = IELTS 5.0-6.0
CEFR Level C1 = IELTS 6.5-7.0
CEFR Level C2 = IELTS 7.5-9.0
Se sei sponsorizzato per un trade skilled visa, allora il tuo inglese può essere a livello 5.
Cioè, ci rendiamo conto?
In Italia pretendono un livello A2, cioè 3 punti Ielts…..lo sai che ci fai con 3 punti Ielts in Australia?
Bravi, esattamente quello che state pensando.
Anche se richiedete un visto studente, ci sarà sempre un test da fare prima di essere accettati dalla scuola. E ogni istituto richiede un livello di inglese diverso: se fate un corso universitario pretenderanno un livello di inglese superiore rispetto ad un corso vocazionale, i cosiddetti corsi VET.
Allora, torno alla domanda iniziale: siamo noi gli abbelinati che pretendono poco e si fanno fregare o sono loro, gli australiani, a pretendere troppo?
Questo è un esempio del test di italiano per immigrati:
Prova di ascolto
Un cd simula un dialogo all’inizio di un corso di italiano per stranieri. Il professore entra e dice: “Benvenuti, questo è un corso che dura 6 mesi”.
Domandona dell’esame…roba che manco Gerry Scotti a “Chi vuol essere milionario” potrebbe mai chiedere. E qui non c’è l’aiuto da casa, attenzione!!!
Ecco la domanda a cui i candidati devono rispondere: “Quanto dura il corso?” :-O
Ma mica è a risposta libera…eh no, hai pure la risposta multipla:
A: 4 GIORNI
B: 9 SETTIMANE
C: 6 MESI
Lo so che è difficile ragazzi, ma provateci dai….
Un altro test di ascolto.
“Buongiorno, che cosa desidera? Due etti di formaggio, grazie”.
Dove ti trovi?
A: IN FARMACIA
B: DAL SALUMIERE
C: DAL GIORNALAIO
Ora, io dico, ma pensano che gli immigrati siano degli emeriti imbecilli? Perchè questo, più che un test di lingua mi sembra un test di intelligenza….
Ma non è finita…
Prova di comprensione e lettura:
“Arriva Billa, la spesa si fa bella. Sotto prezzo; offerte valide dal 13.01 al 25.01″
Domandona da un milione di euro. E gli aiuti sono finiti:
“Per quanto tempo vale l’offerta?”
A: 12 GIORNI
B: 1 MESE
C: NON SI SA
Ma è un test di matematica? Perchè quelli di comprensione sono diversi porca miseria!
Ma questa è la vera chicca. Con questa a Gerry glie prende un infarto:
A quale di questi due disegni abbini la frase “Di notte il Signor Rossi non riesce a dormire”?
Il povero signor Rossi
Ma che caz….centra la numero 2? Da cosa si capisce che è notte e sto povero disgraziato non riesce a dormire?
Ma è un test di lingua o un test psicologico?
Perchè io sono quasi quasi tentata di rispondere che la frase si associa al disegno numero uno. Magari lo hanno fotografato tra un giro del letto e l’altro, è in preda all’ansia e all’insonnia e il fatto che ha gli occhi chiusi può trarre in inganno..
Gerryyyyyyyyyyyyy aiutaci tu!!!!!!!!!!!!!!
Ecco, io sono dispiaciuta per quegli immigrati che dovranno fare questo test. E pensate che per realizzare questo esame di ingegno macchiavellico-criminale hanno scomodato i signori dell’università di Siena e di Perugia, quella di Roma Tre e persino la Società Dante Alighieri…
Il povero Dante ne avrà dette tante in questo momento da essere stato trasferito momentaneamente in qualche girone, giù di sotto…
Dante sono con te!!
Ora vi chiederete…com’è un test Ielts?
Come spiegano su questo sito, la prova di scrittura (WRITING)è la sezione nella quale la maggiorparte degli studenti ha difficoltà.
E’ un gran casino, in parole povere. Soprattutto per chi l’inglese lo sa a livello solo sufficiente.
Ci sono due prove, da 150 e 250 caratteri, rispettivamente. La prima è costituita da un grafico di vario genere/tabella/diagramma/mappa. La seconda parte invece è un “tema”, un essay, di carattere generale su temi di cultura e conoscenza generale.
In queste prove si viene giudicati sulla base di quattro parametri:
- Coerenza e Coesione (in altre parole, se il discorso ha un senso dall’inizio alla fine e non facciamo monologhi in cui il senso lo capisce solo nostra madre)
- Risorse lessicali / Vocabolario (cioè se andiamo oltre le dieci parole di sopravvivenza)
- Complessità grammaticale / sintattica (se usiamo anche I could oltre che I can, se usiamo il passato o ci ostiniamo, giusto per non fare la figura dei totali imbecilli, a usare il presente anche per spiegare azioni passate.
- Task achievement (diciamo quanto si rimane in tema….cioè se ti chiedono di parlare di un ristorante e tu gli parli invece dell’ultimo incontro Milan-Juve…ecco allora sei fuori tema…)