Stamattina sono andato all’ufficio postale. Il parcheggio, come al solito, era stracolmo di macchine (nonostante all’interno dell’ufficio non ci fosse quasi nessuno), così ho deciso, anziché fare come la maggioranza dei miei cittadini che, con estrema tranquillità, lascia la macchina lungo la circonvallazione, magari con le ruote sul marciapiede, di posteggiare nel parcheggio Zed che dista dall’ufficio postale una cinquantina di metri scarsi. Dovrebbe essere una cosa logica invece non lo è.
Andando però a piedi verso le poste mi sono reso conto che il cittadino ligio che volesse evitare di ingombrare la strada con la propria vettura andrebbe incontro ad un rischio serio: dallo Zed al marciapiede che porta all’ufficio c’è di mezzo una strada. Non è una strada qualsiasi ma è il tratto di via Umbria che si immette nella circonvallazione, esattamente davanti ai semafori. La strada è quindi piuttosto larga e trafficata. E non ci sono le strisce pedonali. Quindi attraversarla diventa un pericolo serio. Che abbiano ragione quelli che parcheggiano sul marciapiede?
Luca Craia