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PPZ - Pride + Prejudice + Zombies - Recensione

Creato il 03 febbraio 2016 da Lightman

Il classico di Jane Austen Orgoglio e Pregiudizio si trasforma e si 'arricchisce' con una folle e divertente sottotrama action a base di arti marziali e non morti nel nuovo film di Burr Steers, PPZ - Pride + Prejudice + Zombies.

PPZ - Pride + Prejudice + Zombies - Recensione

Prima di scrivere qualsiasi cosa, ci sembra obbligatorio fare una precisazione, scontata ma obbligatoria: Orgoglio e Pregiudizio è un classico intoccabile, di quelli che hanno fatto parte dell'infanzia di ogni essere di sesso femminile... e anche maschile. Un po' perché le ragazze lo hanno amato follemente e ne parlavano di continuo, un po' perché, attraverso queste storie apparentemente frivole e sentimentali, Jane Austen è riuscita a raccontare e denunciare il sistema sociale dell'Inghilterra vittoriana in modo passionale, ironico e affascinante. Non è un caso se il cinema, ma anche la stessa letteratura, siano andati spesso a rivedere le pagine del romanzo usandole come ispirazione per nuovi lavori. Tantissimi film di successo nascondono elementi di questo romanzo e nuovi adattamenti del lavoro originale vengono prodotti ciclicamente. Orgoglio e Pregiudizio fa parte della nostra storia, pietra salda all'interno della cultura pop di molteplici generazioni, ha attraversato i cambiamenti dei tempi e ne è uscito sempre illeso, più forte di prima, ma... Il "ma" è obbligatorio: proprio trattandosi di un romanzo a suo modo eterno, la storia di Orgoglio e Pregiudizio è chiamata a modificarsi e adattarsi ai mutamenti della società, divenendo a suo modo più accessibile al pubblico di riferimento. Quando qualche anno fa è apparsa in libreria un'opera intitolata Orgoglio, Pregiudizio e Zombies in molti hanno gridato all'eresia, finendo poi, dopo aver letto il lavoro di Seth Grahame-Smith (sì, è proprio scritto da un uomo!) ad apprezzare l'impensabile. Jane Austen e gli zombie? Sì, guarda caso posso convivere. Gli zombie visti come rappresentazione della nostra paura più grande, come esasperazione della scala gerarchica di cui l'autrice parla spesso, come contrapposizione al carattere, così fuori dagli schemi, della sua protagonista. Era inevitabile che tutto ciò richiamasse l'attenzione del cinema e che, ben presto, si trasformasse in PPZ - Pride + Prejudice + Zombies. Ma come affrontare questo strano connubio sul grande schermo? In passato abbiamo già assistito ad esperimenti che hanno inserito la violenza degli zombie in contesti aristocratici e storici, con risultati mediamente disastrosi: il rischio di trasformare il tutto in una macchietta ridicola e assolutamente kitsch è alto e difficile da evitare già in situazioni normali, figuriamoci inserito nel contesto di un romanzo di Jane Austen. Eppure, bisogna ammettere fin da subito, il regista Burr Steers è riuscito a far vivere il suo PPZ - Pride + Prejudice + Zombies all'interno di un limbo criptico, dove gli zombie, seppur calati all'interno di un'ambientazione d'epoca, riescono a rendere il film divertente, fresco e originale, senza dimenticarsi però della storia originale, che è la forza maggiore di questo progetto. Il segreto è non prendersi troppo sul serio, senza però prendersi in giro.

PPZ - Pride + Prejudice + Zombies - Recensione

Matrimonio o zombie?

Una misteriosa epidemia affligge l'Inghilterra del diciannovesimo secolo: il Paese è invaso dai non morti, che spingono la popolazione a spostarsi al di fuori della città. Ma nessun posto è davvero sicuro e anche gli amici più stretti si possono trasformare in nemici famelici e selvaggi. È in questo mondo devastato dalla guerra che è stata abituata a vivere Elizabeth Bennet ( Lily James), addestrata insieme alle sue sorelle nell'uso delle arti marziali, indipendente, perspicace e dalla grande forza di volontà. Fondamentalmente la storia di PPZ - Pride + Prejudice + Zombies inizia nello stesso modo del celebre romanzo di Jane Austen: le sorelle Bennet vivono a casa con i genitori, sono tutte nubili e alle prese con le questioni del momento e rischiano di rimanere senza niente, a meno che non riescano a maritarsi. Elizabeth però non è pronta ad abbandonare le sue amate armi per sottomettersi a un uomo, anche se non è del tutto immune al loro fascino. L'aggravarsi della situazione degli zombie la porterà ad allearsi con personaggi come Mr. Darcy ( Sam Riley), capitano dai modi sgarbati e dall'immenso orgoglio, e Wickham ( Jack Huston), desideroso di trovare una soluzione che permetta a vivi e non morti di convivere pacificamente. Tra combattimenti e battibecchi, la testarda Elizabeth riuscirà alla fine a mettere da parte i suoi pregiudizi e trovare finalmente la propria felicità e la sicurezza per la sua famiglia? Nonostante l'invasione zombie di sottofondo, il dilemma alla base degli avvenimenti di PPZ - Pride + Prejudice + Zombies è lo stesso che muove l'eroina all'interno del libro originale.

Bisogna saper convivere

PPZ - Pride + Prejudice + Zombies - Recensione

Per apprezzare un film come questo bisogna prima di tutto essere consapevoli del prodotto che si sta per guardare: ci sono gli zombie, c'è la minaccia di un'apocalisse imminente, ci sono abiti e ambientazioni d'epoca, ci sono relazioni d'amore tormentate e svenevoli, ma questo non significa che si tratti di un film di zombie, d'azione, d'amore o in costume. O meglio, non solo. PPZ - Pride + Prejudice + Zombies è tutto questo, ma soprattutto è una reinvenzione della storia classica adattata al gusto, al fascino e all'ironia contemporanei. Burr Steers decide fin da subito di essere diretto, dando ai suoi protagonisti una sfrontatezza assolutamente moderna, percepibile nei gesti, negli sguardi e nelle espressioni che assumono di fronte alle varie situazioni. Il suo intento è quello di portare lo spettatore a non ridere dei personaggi, ma insieme a loro, anche e soprattutto quando si comportano in modo un po' strano, stonato rispetto a quanto ci si aspetterebbe oppure assolutamente sopra le righe. Dopotutto i personaggi sono inseriti all'interno di una ambientazione tipicamente vittoriana, con tutte le sue regole ben precise, ma viene chiesto loro di essere anche degli eroi d'azione, decisi, forti, determinati e abili nell'arte del combattere. Non si sopravvive semplicemente essendo belli, gentili e amorevoli e, a volte, bisogna essere disposti anche a perdere un occhio o a presentarsi al ballo più prestigioso del momento con giarrettiera e pugnale. Concetti affascinanti, certo, ma che a volte stridono tra di loro, portando lo spettatore a sorridere divertito (cosa non sempre positiva, sia chiaro), stranito dall'idea che qualcosa sia palesemente fuori luogo. PPZ - Pride + Prejudice + Zombies è un film che non chiede di essere giudicato e il modo migliore per apprezzarlo è guardandolo, ironicamente, senza pregiudizi, accettando l'assurdità di una situazione che, alla fine, così male non è. Dopotutto i caratteri decisi e testardi di Elizabeth e Mr. Darcy si legano benissimo al loro ruolo di combattenti, non solo nella guerra contro gli zombie, ma anche in quella personale e sentimentale, che li porta a concepire i classici battibecchi tra amanti in un modo del tutto nuovo, un misto di frasi estrapolate alla perfezione dal libro di Jane Austen ma recitate a colpi di arti marziali. Vi sembra una deturpazione di tutto quello in cui credete? Forse, ma funziona... basta mettere da parte i preconcetti e guardare il film con gli occhi curiosi di chi è ancora pronto ad accettare sperimentazioni, che non devono essere per forza di alto livello stilistico ed esistenziali, ma possono essere anche delle spudoratamente pop e teatrali rivisitazioni dei generi più apprezzati del momento. Insomma, con l'amore e gli zombie non si sbaglia mai.

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