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Il ponte venne costruito su commissione di Carlo IV. Il suo compito era quello di collegare la parte vecchia di Praga a quella che stava nascendo al di la della Moldava. Una curiosità che pochi sanno: durante la costruzione insieme alla calcina vennero utilizzati tuorli d'uovo per rendere più rigida e sicura la struttura; da allora, malgrado le numerose piene del fiume, il ponte non ha subito danni rilevanti!!!Il ponte è costruito in stile gotico. Vi sono torri ad entrambe le estremità, ed è abbellito da statue barocche, la più famosa delle quali è quella di San Giovanni Nepomuceno, martire gettato nella Moldava proprio dal ponte. Il motivo di tale gesto? sembra che non volle svelare il segreto della confessione della regina.....
L'ultima curiosità o leggenda che riguarda il ponte riguarda la data nella quale venne posta la prima pietra: il 9 luglio del 1357 alle ore 5,31. Il motivo di tale data ed orario? semplice in quel particolare momento si avverava la sequenza magica 1.3.5.7.9.7.5.3.1. Sequenza di numeri dispari da uno a nove e viceversa. Secondo la tradizione è proprio questa sequenza ( e non i tuorli aggiunti alla calcina durante la costruzione) a rendere indistruttibile nei secoli il ponte.......Come dicevo prima della lunga parentesi dedicata al ponte Carlo, si giunge nella piazza di Malà Strana, dove, al centro della stessa, si erge la colonna della Vergine o della Peste. Venne posata in corrispondenza della fine della grande peste del XVIII° secolo.
Il monumento principe di Malà Strana è la grande chiesa barocca di San Nicola. L'esterno rispecchia le classiche forme del barocco. L'interno è un tripudio di colori, affreschi, statue e stucchi. Siamo nel periodo di transizione tra il tardo barocco ed il rococò. Alla realizzazione della splendida chiesa lavorano anche architetti ed artisti italiani, tra cui Giovanni Domenico Orsi e Anselmo Lurago che ideò il campanile.
Il piccolo quartiere è attraversato da un ruscello, un braccio della Moldava, denominato il Ruscello del diavolo. Il nome sembra derivare da una donna, definita malvagia, che in passato abitava nelle vicinanze della piazza principale di Malà Strana. Le acque del ruscello arrivano sino ad azionare le pale di un mulino che girano da tempo immemorabile senza mai fermarsi....
Fabio Casalini.
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