Pragmatismo sentimentale: il racconto della mostra “Pastori dell’alpe”

Da Aboutaphoto

Ieri sera ho partecipato all'inaugurazione di " Pastori dell'alpe - 100 storie, 100 volti per nutrire il Pianeta", una mostra-percorso, realizzata con il patrocinio della provincia di Trento e del comune di Rho, che racconta le vite (passate e presenti) dei pastori trentini. Si inizia con le immagini di pianura e di periferia urbana, di Carlo Corradi, per poi passare a fotografie di paesaggio scattate in altura in vari momenti della giornata e stagioni e si prosegue con i ritratti dei pastori, accompagnati dalle loro parole e aneddoti. Non posso non spendere due parole sullo spazio espositivo: Villa Burba, un palazzo seicentesco, completamente restaurato, che dava all'insieme un'aria sontuosa e raffinatissima allo stesso tempo.

Last night I attended the opening of "Pastori dell'alpe - 100 storie, 100 volti per nutrire il Pianeta", an itinerary-exhibition, realized with the support of the province of Trento and the city of Rho, which tells the lives (past and present) of the shepherds from Trentino. It begins with some images of plains and urban periphery, by Carlo Corradi, then we continue with landscape photographs taken in high seas at various times of day and seasons and finally the shepherds portraits, accompanied by their words and anecdotes. I must dedicate a few words about the location: Villa Burba, a seventeenth century building, completely restored, that suit a sumptuous and refined look to the whole.

Il tutto è stato organizzato con una tale cura, precisione e, soprattutto, passione che davvero stimolano l'interesse e l'approfondimento. Forse perchè faccio lo stesso lavoro, mi rendo conto di quanto lavoro ci sia stato, sia a livello concettuale che pratico e di quanto sia significativa una mostra di questo tipo, così in linea con il tema dell' Expo (che si svolge, per altro, a pochi chilometri di distanza).
Perchè ho messo questo titolo? Perchè nella presentazione di ieri sera, mi ha colpito particolarmente un'espressione di Roberta Bonazza, la curatrice della mostra, che per descrivere il senso di condivisione ed empatia tra "vaccaro" e "bestie" ha parlato appunto di " pragmatismo sentimentale", un concetto che trovo bellissimo e decisamente appropriato e che per questo non ha bisogno di spiegazioni.
Sono stata coinvolta in questo progetto per occuparmi della comunicazione e ne sono davvero fiera, perchè mi permette di imparare e di avvicinarmi a un mondo che non conoscevo, se non parzialmente. Ieri c'è stato appunto il "taglio del nastro" (in senso letterale), ma ci saranno altre iniziative durante il mese in cui sarà visitabile l'esposizione, in particolare l'incontro con il fotografo Fulvio Bortolozzo. Aspettatevi aggiornamenti, quindi!

Everything has been arranged with such care, precision and, above all, passion that really stimulate interest and depth about the issue. Maybe because I do the same job, I realize how much work it was, both conceptually and practically and how significant is an exhibition of this type, so in line with the theme of the Expo (by the way it takes place a few kilometers away).
Why do I put this title? Because in the presentation last night, I was particularly touched by an expression of Roberta Bonazza, the curator of the exhibition, which described the sense of sharing and empathy between "cowherd" and "beasts" as "sentimental pragmatism", a concept that I find very beautiful and appropriate and doesn't need explanation.
I became involved in this project to take care of communication and I'm really proud, because it allows me to learn and to get closer to a world that did not know, if not partially. Yesterday there was in fact the "ribbon cutting" (literally), but there will be other initiatives during the month of the opening, in particular the meeting with the photographer Fulvio Bortolozzo. Wait for updates, then!

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