Prandelli, durante il meeting che si è tenuto nei giorni scorsi a Coverciano, ha lanciato una interessante quanto fantasiosa proposta:
"...perchè non facciamo giocare l'Italia Under 21 in Serie B?.."
Si tratterebbe di costituire una squadra azzurra Under 21, una selezione formata da baby-talenti di interesse nazionale, e di farla scendere in campo ogni domenica in un campionato professionistico (serie Bwin o Lega Pro).
Il progetto necessiterebbe di due passaggi fondamentali:
1) Il primo, di natura politica, dovrà essere sciolto in sede di Consiglio Federale.
2) Il secondo, di natura normativa, qualora l’iniziativa fosse condivisa. Ci sarebbe infatti bisogno di ridisegnare le regole. Andrebbero verificate: la disponibilità dei club che rimarrebbero titolari dei cartellini dei giocatori selezionati, il sistema dei prestiti e le compatibilità con la Legge 91 sul professionismo sportivo.
L’idea Prandelli prevede una o due selezioni (Under 20 e Under21), non sovrapposte alle nazionali degli azzurrini ora guidate da Ferrara e Rocca. Le due squadre fornirebbero, con un lavoro stagionale e continuo, la base per le nazionali impegnate nelle qualificazioni a Olimpiadi e tornei internazionali, così come avviene per gli altri sport.
Le modalità organizzative sono state già delineate:
- ciclo biennale (dai 19 ai 21 anni);
- rose di 25-30 giocatori (tutti italiani convocabili in nazionale);
- struttura simile a quella di una club;
- sede presso il Centro Tecnico Federale di Firenze (nella foto) o di Roma;
- inserimento in un campionato professionistico (la serie B obiettivo massimo);
- team fuori classifica (non potrebbero essere ne promossi nè retrocessi), faumentando il numero delle squadre partecipanti.