La schiscetta ci salverà! Per chi non fosse di Milano e dintorni, la schiscetta altro non è che un termine che indicava un contenitore per il pranzo da portare in ufficio. Oggi però la schiscetta indica piuttosto il pranzo in ufficio, quello che ci portiamo da casa, un’abitudine che, vuoi per la crisi, vuoi per risparmiare tempo, sta diffondendosi sempre più rapidamente anche nel nostro Paese. Molto spesso, infatti, capita di non poter ritornare a casa per la pausa pranzo, perché magari si vive distanti dal posto di lavoro o perché il tempo a disposizione non è abbastanza. Così, chi non può o non vuole usufruire del servizio ristorazione, che sia una mensa o un bar, si organizza con pietanze preparate a casa. Vediamo quindi in quanti modi si può preparare il pranzo in ufficio senza scadere nella monotonia o, peggio ancora, ripiegando su sordidi panini. Se vogliamo preservare la qualità della nostra alimentazione, senza perdere di gusto e senza eccedere con le calorie, ecco qualche pratico consiglio.
Pranzo in ufficio, non solo piatti freddi e panini
Spesso chi è costretto a fare il pranzo in ufficio, pensa di poter mangiare solo veloci pasti freddi, panini, sandwich, o quello che ci si è portati da casa, ma accontentandosi della temperatura ambiente. Il calore garantito da contenitori termici, spesso non basta per poter consumare un pasto caldo. La tecnologia ci viene in aiuto con un’innovazione di non poco conto, lo scaldavivande usb. Questo tipo di contenitore, naturalmente esisteva già nella versione con presa elettrica ma, purtroppo, non sempre questa è disponibile. Con un’alimentazione usb, invece, il pasto caldo è assicurato ovunque, ovunque ci sia un PC.
Quindi via libera a primi piatti a base di pasta, o riso, o perché no, cous cous, o secondi di carne, o legumi, insomma, tutto quanto stuzzichi il nostro appetito e si lasci gustare alla sua temperatura ideale. In commercio esistono diversi tipi di scaldavivande con cavo usb, naturalmente con prezzi differenti secondo il brand e gli accessori che ne corredano l’offerta. Il miglior acquisto, dal punto di vista economico, si può sicuramente fare sul web, dove i prezzi sono decisamente più competitivi, ma se si vuole toccare con mano l’oggetto, basta andare in un negozio di elettronica ben fornito.
Cosa mangiare a pranzo in ufficio
La regola fondamentale, da non trasgredire mai, è quella di non eccedere con le calorie, dato che il pasto sarà abbastanza sedentario. Un’altra cosa molto importante, sempre per lo stesso motivo, è quella di variare più spesso possibile gli alimenti, in modo da assumere tutti gli elementi nutrizionali di cui abbiamo bisogno nel modo più equilibrato possibile. Se quindi il lunedì per il pranzo in ufficio scegliamo un panino con cotoletta e verdure, per il martedì optiamo per un’insalata verde, magari arricchita con noci, ma senza aggiungere proteine di origine animale. Il mercoledì potremo portarci da casa un cous cous di verdure, e così via.
Ricordiamoci che un giusto piano nutrizionale prevede un largo consumo di verdura e frutta, riservando il consumo di carne, pesce e altre proteine animali circa due volte la settimana. Possiamo abbinare a un primo piatto, come a un secondo, un bel frutto di stagione o perché no, se ci manteniamo entro le ’700 calorie totali, anche un piccolo dolcetto.
Il quantitativo corretto di calorie per il pranzo in ufficio si aggira, infatti, attorno a questi numeri, cerchiamo di non superarla, anche se per cena pensiamo di mangiare più leggero. Magari facciamo una colazione sostanziosa che ci consenta di affrontare in forze tutta la giornata.
Il bon ton del pranzo in ufficio
Forse non ci abbiamo mai pensato, perché in effetti il pranzo in ufficio, spesso, non è affrontato come un vero e proprio pranzo, quanto un consumare velocemente il pasto e per di più davanti allo schermo del PC. Sbagliato. Il pranzo in ufficio deve essere consumato con calma, possibilmente senza fare altro e, soprattutto, sena mai dimenticarci che esistono, anche in questo caso delle norme di buona educazione da tenere presenti, a meno che non si pranzi in un ufficio tutto nostro dove nessuno possa vedere o sentire quello che noi ci siamo portati da casa. Nulla è più sgradevole che impestare la scrivania del collega con le fragranze dei nostri pasti.
Evitiamo quindi cibi troppo odorosi, se amiamo l’aglio, magari moderiamo le dosi, se non vogliamo che il nostro collega di fianco crolli svenuto sulla tastiera non appena apriamo il coperchio del nostro portavivande. Evitiamo anche cibi che possono schizzare, l’impepata di cozze riserviamola alla cena, e anche i piatti troppo oleosi, come i fritti, che non solo impesterebbero l’ambiente ma potrebbero anche sporcare qualche documento importante. Via libera alle insalate, mettiamo il condimento in un altro contenitore e aggiungiamolo all’ultimo minuto, ci guadagneremo in gusto. Non appena abbiamo finito di consumare il nostro pasto, eliminiamo velocemente ogni residuo, tenendo la nostra postazione pulita e ordinata..