Il primo regalo di compleanno per il mio quarto di secolo me lo ha fatto un mio carissimo amico dell'università quando, non sapendo neppure che fosse il mio compleanno, mi scrive in chat: "hai passato lo scritto!". Un punteggio basso, ma che importa, per uno che in tre mesi post lauream ha dovuto studiare praticamente due programmi d'esame, lavorare (in parte in un'altra lingua) e trovare (oltre che traslocare in) non una ma ben due case?
Ma basta così, anche perché chi si loda s'imbroda. Dunque l'euforia del primo momento ha subito ceduto il posto, il giorno successivo, a una più piena consapevolezza di quanto fosse il materiale da dover studiare e ripassare, nonché alla necessità di organizzazione dei diversi impegni rappresentati dal lavoro, dal cambio di casa e, appunto, dallo studio. Così, in una settimana che, col senno di poi, è sembrata un mese, mi sono ritrovato a dover traslocare, andare in aeroporto, perdere l'aereo, prenderne un altro, volare a Roma, sostenere la prova orale e tornare in Germania.
L'esame purtroppo non è andato come sperassi, e per poco. Vorrei poter dire tante cose, ma alla fine spero solo che la prossima volta possa andar meglio.
Praticamente innocuo (D. Adams)
Lucio
Magazine Società
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