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>>Precari di tutta Europa….

Creato il 07 novembre 2013 da Felice Monda

Gli europei che emigrano nell’Ue subiscono una tripla discriminazione: redditi bassi, scarse tutele e perdita dei diritti in patria e all’estero. Un esercito di 9 milioni di «atipici», «mini-job», contratti a zero ore nella ricerca Accessor promossa dai sindacati europei (Inca-Cgil in Italia).

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La precarietà ha compiuto vent’anni in Europa. Da limbo riservato ai giovani in attesa di una collocazione stabile è diventata la regola per tutti i rapporti di lavoro nel pubblico e nel privato. La trasformazione non è data solo dall’enorme numero di contratti precari, che resta singolarmente difficile da determinare, ma anche dalla sistematica erosione delle tutele sociali. Oggi in Europa i «McJobs» non danno diritto ad alcuna protezione previdenziale, mentre crolla la sicurezza sul posto di lavoro e gli stipendi sono sempre più bassi e discontinui.

Questa è la tesi della ricerca Accessor (acronimo di Atypical Contracts and Crossborder European Social Security Obligation and Rights), promossa dall’Inca-Cgil insieme ai sindacati inglesi, belgi, tedeschi e spagnoli. Svolta in otto paesi europei, dimostra come la precarietà abbia rotto il rapporto tra il lavoro inteso come bene mercantile, e il lavoro come espressione della persona e delle sue potenzialità. Il lavoro è oggi pura merce, mentre la persona che lavora si «vende» a tempo attraverso contratti part-time, interinali, parasubordinati, a chiamata, falsi lavori autonomi, contratti a termine, «mini-job» o «contratti a zero ore». In vent’anni ogni paese europeo ha elaborato la propria legislazione per controllare e sfruttare la vendita di questa «merce» particolare. Ciò ha provocato una situazione simile a quella «del gatto che si morde la coda». Chi dall’Est, o dal Sud Europa è spinto a lasciare il proprio paese per emigrare in quelli dominanti in Europa (come la Germania) è costretto a scegliere un contratto «atipico» che spesso è l’unica possibilità di trovare un’occupazione. A questi contratti mancano le più elementari tutele previdenziali o assicurative, dalla malattia al sostegno al reddito in caso di disoccupazione. Una situazione ben conosciuta in Italia.

di Roberto Ciccarelli - http://www.ilmanifesto.it/

link all’articolo completo: http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/10091/


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