
La brutta espressione usata del Ministro Brunetta nei confronti dei precari è stata di una gravità eccezionale! Essa ha colpito anche e soprattutto i precari della scuola che, dopo anni di studio, dopo aver vinto un concorso, attendono da decenni di essere assunti in ruolo, elemosinando , anno per anno, (se sono fortunati!) un incarico o una breve supplenza, che però si allontana sempre più grazie alle continue “sforbiciate” del Ministro dell’Istruzione , forse ...retaggio di qualche avo che esercitava il mestiere di…sarto!
Il problema della scuola e dei precari si risente in maniera particolare per due motivi: la mancanza di lavoro e la “ distruzione della scuola” con accorpamenti di plessi scolastici, riduzione di classi (ciascuna sempre più numerosa) , mancanza di fondi per le supplenze con continui abbinamenti delle classi, gestione sempre più difficile dei plessi scolastici rimanenti (uffici di segreteria, pulizia, servizi igienici, “contributi obbligatori” da parte dei genitori…).
Il Ministro Gelmini, per le continue pressioni, aveva finalmente promesso di voler risolvere il problema con l’inserimento nel decreto “Sviluppo” dell’immissione in ruolo di circa sessantamila precari della scuola sui posti vacanti. Si era quindi diffuso un moderato ottimismo. Ma è arrivata la…doccia fredda! Il decreto Sviluppo è stato approvato, ma il Ministro si era affrettato il giorno prima a cancellarne l’articolo. All’anima dello….sviluppo! E così migliaia di insegnanti in tutta Italia continuano a restare a…bocca asciutta! Mentre la “sforbiciata” continua….
Alberto Politi
