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Predestination

Creato il 07 luglio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

locandinaIl futuro è un circolo vizioso

Pellicola complessa, che viaggia nel tempo e riflette sul destino, Predestination è un gioiello di produzione australiana avvincente e coinvolgente.

Un uomo riesce a sventare un attacco dinamitardo. Poco dopo si scopre che l’uomo è un agente temporale, che può viaggiare nel tempo con l’ausilio di un oggetto che assomiglia alla custodia di uno strumento musicale. Deve compiere l’ultima missione e si catapulta nel 1970 per fingersi un barista. Un uomo entra nel bar…

Si può disquisire a lungo sulla paradossalità temporale che abita Predestination, sulla sua inverosimiglianza ostentata e sulla complessità narrativa che caratterizza il film. Eppure tutto ciò viene cancellato da un colpo di spugna, da un colpo di genio, che è in grado di lasciare a bocca aperta lo spettatore e coinvolgerlo in modo unico. Perché si ha la sensazione che i due fratelli Spierig (registi e sceneggiatori) si divertano a flirtare con il pubblico; disseminano indizi, amano imboccare il pubblico e svelargli progressivamente un enigma sconvolgente. È anche per questo motivo che Predestination (fantascienza pura, abilmente costruita senza l’ausilio destabilizzante degli effetti speciali) si dimostra un valido prodotto, che non lascia nulla di intentato. Difatti i due registi si preoccupano di spiegare qualsiasi cosa, hanno l’ambizione di confondere lo spettatore per poi sferrargli il colpo decisivo, quello “inaspettato”.

Film che teorizza un futuro e un passato con i viaggi del tempo e i relativi agenti dediti alla prevenzione del crimine, Predestination agisce più in profondità, mette di fronte ai personaggi (gli ottimi Ethan Hawke e Sarah Snook) il proprio destino e ne trascende l’identità. Perché la pellicola diretta dai fratelli Spierig non si limita a costruire un prodotto fantascientifico, si preoccupa anche del lato umano e filosofico, non lasciando nulla al caso.

Ritmato e abile nell’esibizione di una serie infinita di filtri scenici per non far perdere la bussola allo spettatore nel mezzo di continui salti temporali, Predestination ammalia e coinvolge, accarezza il tempo, lo distrugge in mille pezzi e lo ricostruisce per consegnarlo al pubblico intatto. Predestination è un “serpente che si mangia la coda”, un prodotto circolare che non lascia nulla all’interpretazione personale, eppure può facilmente provocare una diversificazione del punto di vista. Contraddistinto da piccoli pezzi di un puzzle puntuale, Predestination è un brillante spaesamento, un gigantesco domino, del quale le tessere sono tasselli di un progetto più ampio, un loop costante e infinito.

Uscita al cinema: 1 luglio 2015

Voto: ***1/2


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