30 gennaio 2015, ore 09:00 Io adoravo i film sui viaggi nel tempo. Ritorno al futuro, Donnie Darko e L'esercito delle 12 scimmie sono tra i miei cult assoluti di tutti i tempi. Senza contare altri gioiellini come lo spagnolo Timecrimes e la variante romcom inglese Questione di tempo. Di recente però pellicolette come Looper o Edge of Tomorrow mi hanno fatto pensare che pure le storie di questo tipo hanno ormai fatto collassare il genere. A forza di riciclare idee dal passato, i film del presente sul futuro hanno cominciato a fare un po' schifino. Mi sono allora approcciato a questo Predestination con una certa diffidenza. Considerando come sembra che ormai tutte le vicende che riguardano i viaggi nel tempo, così come la musica rock'n'roll, sembrano aver detto quello che avevano da dire, è ancora possibile inventarsi qualcosa di nuovo? La risposta, almeno a guardare Predestination, è no. Il modello di riferimento resta sempre Ritorno al futuro, pellicola inarrivabile del 1985. Come fare quindi a risolvere il problema? Io ho la soluzione. Prendo la sceneggiatura di Predestination e me la porto indietro nel tempo. A prima di Ritorno al futuro.
TORNIAMO INDIETRO NEL TEMPO (immaginatevi il tema musicale di Ritorno al futuro come sottofondo)
30 gennaio 1984, ore 09:00 Eccomi negli anni '80. In questa strana epoca in cui la gente ascolta i Duran Duran e porta dei terribili capelli cotonati, Ritorno al futuro non è ancora uscito. Lo script di Predestination che mi sono portato dietro dal futuro risulterà allora geniale. Devo soltanto trovare qualcuno a cui venderlo. Sì, ma a chi?Mmm... Steven Spielberg! Steven Spielberg esiste già, nel 1984? Certo che esiste! Ha appena girato E.T. l'extra-terrestre ed è nella fase creativamente più brillante della sua carriera, sia come regista che come producer. Vuoi allora che non mi compri la sceneggiatura di Predestination? Contatto il signor Spielberg per lettera, poiché in questa strana epoca le e-mail non esistevano ancora o, se esistevano, erano una cosa ancora troppo nerd persino per Spielberg.
10 febbraio 1984, ore 12:35 C'è una lettera per me, che mi arriva nella casa dei miei genitori dove mi sono trasferito spacciandomi per un parente venuto da lontano, molto lontano. I miei genitori hanno un figlio di quasi due anni che si chiama Marco e sembra una piccola versione di me. Chissà perché? In ogni caso la lettera arriva da Los Angeles. Il signor Spielberg mi ha risposto! Dice che di sceneggiature per dei film ne riceve un sacco ogni giorno, ma la mia ha colpito immediatamente la sua attenzione: “Una pellicola sui viaggi nel tempo? Questa sì che è un'idea innovativa! Voglio rubart... ehm, comprartela subito!”. Nella lettera, il signor Spielberg dice che al momento è troppo impegnato con la promozione di Indiana Jones e il tempio maledetto e poi sta girando un lavoro nuovo, Il colore viola, che pensa lo farà considerare finalmente un regista serio. Dice quindi che si trova costretto a passare il progetto a un suo amico, un regista promettente di nome Robert Zemeckis, che ha appena ultimato una commedia avventurosa, All'inseguimento della pietra verde, e pensa possa essere la persona giusta per dirigere una pellicola del genere.
20 febbraio 1985, ore 18:30 Vengo contattato da Robert Zemeckis per lettera. Dice che la sceneggiatura che gli ha passato Spielberg gli piace molto e vuole farla diventare il suo prossimo film. Dice che apporterà qualche modifica, giusto cose di poco conto, e poi comincerà subito a girare. Come protagonista dice che si immagina un giovane attore emergente, un certo Eric Stoltz. A me queste cose non importano più di tanto, che scelga pure l'attore che vuole. Mi offre una barca di soldi per vendergli lo script e così gli cedo i diritti senza pensarci su due volte.
14 marzo 1985, ore 17:59 Robert Zemeckis mi aggiorna sul progetto Predestination sempre via lettera. Ha deciso di cambiargli il titolo in Ritorno al futuro. Pensa che sia più accattivante e mi sa che ha ragione. Ha inoltre scelto un altro protagonista, siccome quell'Eric Stoltz non possedeva l'ironia che cercava per la parte. Ironia? Nella sceneggiatura che gli ho venduto non è che ce ne fosse. Boh. Le parti ironiche faranno parte delle modifiche di cui mi aveva accennato. Il signor Zemeckis mi dice che ha preso come nuovo protagonista il ragazzo della sitcom Casa Keaton, Michael J. Fox, e io penso che forse è un po' troppo giovane per la parte dell'agente che viaggia nel tempo di Predestination, ma tanto ormai a me che mi importa? La sceneggiatura adesso è la sua e ci può fare quello che vuole.
18 ottobre 1985, ore 23:14 Sono ritornato dalla visione di Ritorno al futuro, il film che Robert Zemeckis ha tratto dalla sceneggiatura che gli ho venduto appena uscito nelle sale italiane. Che dire? È esattamente il film che mi ricordavo e che nella mia vita avrò visto almeno 300 volte. Pensavo sarebbe cambiato e invece no. Robert Zemeckis dalla sceneggiatura di Predestination ha preso solo l'idea dei viaggi nel tempo e ha cambiato tutto il resto. Meglio così. Ritorno al futuro è mille volte più figo di Predestination!
22 ottobre 1985, ore 20:15 Robert Zemeckis mi contatta, questa volta al telefono. Dice che adesso che Ritorno al futuro sta incassando milioni e milioni di dollari può anche permettersi una telefonata intercontinentale con l'Italia. Dice inoltre che ha chiamato per chiedermi se avevo visto il film e per sapere che cosa ne pensavo. Gli rispondo che è molto, ma molto diverso rispetto alla sceneggiatura che io gli avevo inviato, originariamente intitolata Predestination. Il signor Zemeckis mi spiega che la tematica transgender presente era troppo trasgressiva per una pellicola che lui intendeva rivolta al grande pubblico. In effetti ora mi trovo negli anni '80, la parola gay viene associata a quella AIDS e in tv non ci sono ancora serie come Transparent. La tematica transgender, che era poi l'elemento più originale e intrigante della sceneggiatura di Predestination, non poteva che essere scartata.
"Sono una bella gnocca!
Perché mi scambiano tutti per un uomo?"
Quanto al resto, dice che la vicenda era troppo arzigogolata e confusa. Ha deciso così di cambiare storia. Ha tolto via il personaggio dell'agente che viaggia nel tempo per sventare un attentato terroristico. A pensarci, nell'America pre-11 settembre, a nessuno importava un fico secco degli attentati terroristici. Ha scelto allora di ambientare la nuova storia in un liceo, con un ragazzo che va indietro nel tempo per far mettere insieme i suoi genitori in modo che possano concepirlo, anziché la vicenda sessualmente troppo confusa della ragazza con l'apparato genitale sia maschile che femminile presente nello script originale che gli avevo venduto. Il finale dice poi che era assurdo e non funzionava assolutamente e così ha cambiato pure quello. Io gli dico che tutte le modifiche che ha apportato sono più che giustificate e che in effetti il film funziona meglio così. Molto meglio. Non che la sceneggiatura di Predestination che gli ho dato fosse così malaccio, però era davvero troppo “arzigogolata e confusa”, come sintetizzato perfettamente dal signor Zemeckis. Io posso aggiungere che: “Ai vostri figli piacerà”, perché sono cresciuti a pane e Christopher Nolan e fratelli Wachowski, ma a noi gente cresciuta in quella strana epoca, in quegli strani anni '80, piace di più la semplicità. La semplcità di un film come Ritorno al futuro.
30 gennaio 2015, ore 08:55 Eccomi di nuovo qui. 30 anni dopo. No, non sono tornato nel futuro subito. Mi sono rivissuto da capo tutti gli anni '80, tutti i '90, tutti gli anni zero e adesso sono un vecchietto. Ho vissuto di rendita fino ad ora grazie alla vendita della sceneggiatura e ormai sono rimasto senza niente. Mi sono dimenticato della crisi economica del 2008 e in quel periodo ho perso tutti i miei soldi fidandomi del broker sbagliato. Ora non ho più manco i soldi per andare al cinema. Mi tocca così vedermi Predestination scaricato gratis dalla rete. Ebbene sì. Predestination alla fine l'hanno girato, così com'era nella sceneggiatura originale. Racconta di Ethan Hawke, un agente che viaggia nel tempo, e del suo tentativo di fermare un tizio chiamato Bomber responsabile di un terribile attentato a New York City nel 1975. Una specie di Osama bin Laden ante litteram. Per fermarlo torna indietro nel 1970, trova un impiego come barista e al bancone si imbatte in uno strano tizio. Un tizio che forse è una tizia. Un tizio, o forse tizia, interpretato dall'ottima attrice rivelazione Sarah Snook, che si mette a raccontargli la storia della sua vita. Una storia particolare e anche piuttosto affascinante. Nella prima metà, il film gioca bene le sue carte e riesce a catturare l'attenzione. I problemi arrivano nel secondo tempo, proprio quando entrano in gioco prepotentemente i viaggi nel tempo. È lì che la pellicola dei fratelli Spierig, già responsabili di quella mezza porcheria di Daybreakers - L'ultimo vampiro, si incarta, eccede con i salti tra passato, presente e futuro e il film perde parecchio di fascino. Nonostante la confusione della trama, tutti i nodi in qualche modo vengono al pettine e il finale lo si intuisce, o almeno io, che di solito a intuire i finali dei film sono un babbo di minkia, l'ho intuito già con un quarto d'ora d'anticipo. Insomma, così com'è Predestination è una pellicola con del buon potenziale espresso all'inizio e poi sprecato nella seconda metà. Ha allora fatto davvero bene Robert Zemeckis a cambiare tutto. Predestination non è un brutto film, ma sa di già visto e gli mancano l'ironia, l'immediatezza e la “miticosità” che hanno reso leggendario Ritorno al futuro.
30 gennaio 2015, ore 9:00 Io adoravo i film sui viaggi nel tempo. Adesso non ne sono più così sicuro. Mi sembrano tutti così maledettamente uguali.
Predestination (Australia 2014) Regia: Michael e Peter Spierig Sceneggiatura: Michael e Peter Spierig Ispirato al racconto: Tutti i miei fantasmi (All You Zombies) di Robert A. Heinlein Cast: Ethan Hawke, Sarah Snook, Noah Taylor, Elisa Jansen, Freya Stafford Genere: temporale Se ti piace guarda anche: Ritorno al futuro, Looper, Frequency - Il futuro è in ascolto, L'esercito delle 12 scimmie